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La mia soluzione teorica (ma a quanto mi diceva bitcoinplaza se si creasse un asset non bloccato sarebbe implementabile anche con Counterparty) sarebbe di creare una tassa che vada a colpire tutti i soci, e non solo i due creatori, rispettando rigorosamente il principio di capacità contributiva. Sostanzialmente ogni mese verrebbe prelevato lo 0,558...% delle quote detenute da ogni socio, raccogliendo in totale sempre 342 quote da destinarsi esattamente allo stesso modo previsto attualmente. Inizialmente quindi non cambierebbe quasi niente, perché verrebbero tartassati praticamente solo bitcoinplaza e ziomik (detenendo la quasi totalità delle quote), mentre col tempo mano a mano verrebbero prelevate sempre più quote dagli altri soci.
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E' una sorta di demurrage
https://it.wikipedia.org/wiki/Demurrage_%28moneta%29 non sono in grado di approfondire ma non mi dispiace.
Il problema a mio avviso rimane la distribuzione iniziale con il forte strapotere dei due fondatori. Senza nulla togliere alle idee e all'impegno credo che si dovrebbe trovare un compromesso ... si stimano gli itabit che si meritano per il lavoro fatto finora e poi eventualmente si stanziano dei fondi per i lavori di amministrazione e programmazione (oltre al demurrage) che andranno distribuiti a chi effettivamente fa il lavoro. Si depositano gli itabit in un address magari tipo multisign e ai fondatori solo gli itabit che si "meritano". Visto che decidono comunque loro sarà cura di chi vuole crederci se fidarsi o meno, se sceglieranno una "paga" iniziale troppo alta in pochi aderiranno, se troppo bassa ci perderanno ...
I lavori e le retribuzioni potrebbero essere decisi da una assemblea dove ogni portafoglio itabit ha un peso proporzionale agli itabit posseduti. Eventualmente si studiano delle deleghe tra portafogli revocabili in ogni momento.
Ovvio che comunque andrebbero inseriti i decimali e mi pare non siano al momento previsti (se interpreto bene il concetto di Divisible: False).