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Re: Flood attack - transazioni lente - aggiornamenti
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acquafredda
on 15/07/2015, 08:44:35 UTC
Io credo che BTC non possa soddisfare le esigenze mondiali in fatto di transazioni. D'altronde non è necessario sigillare in ogni pc del mondo per l'eternità la transazione dell'acquisto di 1 kg del signor Rossi a Roma il 15 luglio 2015. ..

Sarebbe interessante calcolare quante transazioni al giorno si possono avere per ogni chilometro quadro di superficie terrestre (creo venga un numero irrisorio) ne deduco che, come gli ipv4 non saranno sufficienti, neanche la rete BTC potrà rispondere alle esigenze.

Ci vuole "bitcoin v6" che magari si appoggia su bitcoin ma solo per dei dati di sintesi e che costeranno parecchio. Ad esempio memorizzo un hash ogni 10 minuti delle transazioni avvenute in un intero paese, la transazione avrà un costo adeguato e tutto il mondo potrà usare la chain ma non per tutte le transazioni ma solo per degli hash di altre informazioni più dettagliate, (qui' faccio fatica a spiegarmi ...) eventualmente si ripete ad un livello sempre più locale come delle matriosche ...

Io penso che un flood attack di questa durata, stia semplicemente forzando la mano su qualcosa che al momento non serve, ovvero la necessità di avere blocchi più grossi nell'immediato.

In effetti, il "flood attack" potrebbe avere avuto una certa utilità, se limitato nel tempo, (pochissimi giorni) al fine di testare la rete per possibili scenari futuri (aumento di traffico), ma il proseguire tali "esperimenti" oltre il dovuto non porta a nulla.

Forse servirà fra 2, 3 o 5 anni avere blocchi più grossi, ma la community se ne sarebbe fatto carico al momento opportuno. Volere forzare una discussione sull'argomento ora, con questo flood attack di lunga durata, oltre che far spendere moneta fiat inutile a chi lo sta eseguendo, probabilmente distoglie la community da problematiche più attinenti.
Se è bastato raddoppiare le transazione per intasare la rete allora il problema di aumentare il blocco c'è già adesso, quando il prezzo è arrivato a 1000 dollari le transazioni sono passate da 50mila a 100mila in pochi giorni, immagina se la stessa cosa succedesse adesso, con la community più grande e più gente che conosce il bitcoin, le transazioni potrebbero triplicare in pochi giorni, e da quello che abbiamo visto, la rete non reggerebbe.

Questo è il punto fondamentale: la rete non regge (ancora) questo tipo di situazioni. In condizioni normali tutto funziona con i suoi pro e contro: in condizioni estreme succede il peggio.

Siamo nel mondo di internet: siti che oggi fanno 2000 visite giornaliere e domani ne fanno un milione diventano inaccessibili a meno che non si aumenta la banda ecc.

Sono davvero curioso di vedere come sarà affrontata questa questione che è diventata imprenscindibile.

Un protocollo che si dichiara superiore ai vari circuiti tradizionali lo deve essere anche nei fatti.

Io spero per il meglio.