... non so se notate la (non troppo) sottile ironia di questa situazione...
ethereum e' una piattaforma pensata (principalmente) per l'implementazione degli smart contract, cioe' quei contratti che una volta codificati nel linguaggio della piattaforma non hanno bisogno di terze parti per essere fatti rispettare.
DAO e' la prima applicazione sulla piattaforma che si dichiara pronta per il mondo reale.
e cosa succede? nemmeno il tempo di finire l'IPO, ancor prima di diventare operativa che qualcuno trova un "interpretazione del contratto" (furto in questo caso e' un'opinione molto soggettiva) che gli consente di ritirare buona parte dei fondi senza contropartita... a questo punto si permette al 5% dei possessori di ether (indipendentemente che abbiano partecipazione in DAO o meno) di votare l'invalidita' del contratto.

... qualcuno potrebbe pensare che forse gli arbitrati commerciali non sono cosi' male.
forse DAO non sara' per gli smart contract quello che Chernobyl e' stata per il nucleare, ma sicuramente non e' un buon inizio.