Scusami twisted non sto avendo un attimo di tempo per cazzeggiare al pc!
Non appena trovo qualche link te lo invio, ma il punto è che i temi toccati sono una moltitudine, e qua sul forum si affrontano almeno da due prospettive diverse (Keynes vs Hayek
http://www.youtube.com/watch?v=d0nERTFo-Sk )
Dovrei trovare una fonte "asettica" sulla creazione e il funzionamento della moneta moderna (post Bretton-Woods) su cui tutti possiamo concordare, e poi può partire il dibattito.
Ma siamo sicuri che non sia veramente così? Probabilmente uno stato con una BC indipendente si trova nella stessa condizione di un'azienda o di una famiglia che deve finanziarsi per andare avanti...
lancio una provocazione

e in grecia non sta proprio succedendo questo? ormai non hanno più la giustizia, ospedali abbandonati a se stessi, la gente pensa solo a cosa mangiare, e tutto questo.. mentre non si fa altro che di parlare di aiuti, soldi, eurobond, fisco, blabla? Il più forte non sono le banche che mandano avanti tutto?
via ai fuochi d'artificio

Infatti

Il punto è che oggi gli stati europei non hanno alcun controllo sulla creazione e sull'offerta di moneta, completamente in mano a soggetti privati (banche e assicurazioni azioniste delle banche centrali dei vari paesi, a loro volta azioniste della BCE); la prendono in prestito a tassi d'interesse decisi sul mercato (con un meccanismo semplice su cui si può discutere se vogliamo) in cui i grandi speculatori la fanno da padroni, offrendo in cambio i propri titoli di stato (cioè, un "io ti devo").
Così facendo lo stato è esattamente nelle stesse condizioni di un azienda o di una famiglia che deve finanziarsi per campare, e per di più non ha alcun controllo (nemmeno indiretto) sui tassi d'interesse e quindi sull'erogazione del credito alle famiglie o alle aziende... e può fallire così come qualsiasi impresa.
E' il dogma della Banca Centrale indipendente, punto focale del neoliberismo, in Italia in vigore almeno dal 1981 (anno del "divorzio" tra Banca D'Italia e ministero del tesoro*). Anche di questo si dovrebbe discutere più a fondo.
Strutturalmente, i paesi che non hanno un controllo diretto dell'emissione di moneta (o, equivalentemente, quelli che agganciano il cambio ad una valuta più forte, come l'Argentina del default) sono i paesi del terzo mondo, che lo fanno perchè hanno bisogno di capitali e devono minimizzare il rischio di cambio. Sappiamo come finisce la storia con questo tipo di gestione economica...
Una riflessione: penso che chi scrive su questo forum più di chiunque altro abbia compreso i meccanismi con cui la moneta acquista valore. Non c'è un metallo prezioso che la garantisca, il valore lo stabilisce chi la accetta come pagamento, in primis lo stato con le tasse. Lo possiamo intendere come uno strumento contabile per organizzare le relazioni commerciali/lavorative della società. A questo punto vi pare normale che un paese in crisi economica non possa utilizzare questo strumento per sfruttare l'enorme ricchezza costituita dalla massa di disoccupati che sono pronti a lavorare e produrre? Austerity, tagli alla spesa pubblica... è meglio tenere le persone ferme... o sfruttarne la capacità produttiva? C'è qualcosa che non va.
* Guardando qualche grafico (che posterò a breve) si vede come la crescita del debito pubblico si sia impennata a partire da quell'anno (fino a raddoppiarsi in 30 anni) e la quota salari sia iniziata a crollare proprio da quel momento in poi.