Forse non ci sarà un exchange istituzionale dove si scambiano direttamente crittovalute, più probabile magari titoli o certificati ad essi riferiti, giusto per mantenere la cosa su un piano diverso e garantirne la fattibilità (specie in america dove le normative sono abbastanza severe). Ma alla fine questa supposizione non la vedo così campata in aria. Ogni giorno si stanno facendo passi avanti, sarà interessante vedere la situazione da qui a due, tre, cinque anni
