Riesumo un po' il post per una domanda che non mi sembra abbia ricevuto risposta nel (lunghissimo) thread (ho cercato di leggere, ma non la trovo).
Si è parlato molto di exchange, ma meno di mining.
Esempio: se io oggi mino, nell'arco di 3 o 4 mesi , 4000 Altcoin( diciamo ad esempio Dogecoin). che quest'anno valgono 0.01 l'uno. Me li tengo nel wallet e nel 2019 i Dogecoin salgono ad 1l'uno e io ho 4000 in dogecoin, li vendo, e incasso 4000.
Questa operazione va individuata come trading con plusvalenza 4000? Oppure il mining viene assoggettato a lavoro autonomo e quindi ho generato 4000 da lavoratore? Ma in questo caso il valore generato dal lavoro del mining era di 40 in quanto il dogecoin valeva 0.01quando l'ho minato. Che confusione. Avete esperienze in merito? Magari conviene dichiarare tutto come exchange e pagare le tasse al 26% e basta, ma è possibile dichiare come plusvalenza i guadagni ottenuti dal mining dei coins, che non sono stati quindi acquistati?
Anche io ho i tuoi stessi dubbi perchè le ordinanze lette sembra facciano riferimento al mining in maniera impropria;
In generale come fai notare tu è complicato calcolare il reale plusvalore ottenuto con il mining, come molti miner infatti lo scopo è andare long nella speranza che la quota minata assuma maggior valore nel tempo.
Mi sento comunque di aggiungere che il mining potrebbe anche essere assimilato all'acquisizione di cryptovalute, usando computer ed energia elettrica e quindi rientrare nella tassazione per valuta estera sovente letta in questo thread.
Saluti