Tutti comprendono che l'operazione non è priva di inconvenienti pratici. Me ne viene in mente un altro; l'estrema variabilità nella quotazione del bitcoin. Poniamo che firmo un contratto con pagamento di affitto in bitcoin e il prezzo da pagare in questo momento corrisponde a 500 euro al mese. Fra 3 mesi il bitcoin esplode e come inquilino mi trovo a dover pagare un fitto di 800 euro al mese. Non sono avvocato ma questa mi pare una di quelle ipotesi in cui il contratto si scioglie per eccessiva onerosità sopravvenuta.
Il canone deve essere indicato in euro ma regolato in bitcoin.