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Re: Fisco / Tasse / Legge sul Bitcoin
by
jcyb9
on 09/02/2018, 21:22:38 UTC
finisci la storia che sono curioso Smiley

Ho pensato che non fosse il caso appesantire troppo con paginate di testo abbastanza off topic, quindi ho abbandonato l'idea. Smiley

Quote
comunque ripeto: sono d'accordo con te. Poi quando si decideranno a tassarmi li aspetto Smiley
Significa che hai i mezzi e la forza d'animo per difendere il tuo diritto di essere tassato in modo chiaro e corretto.
Fai benissimo a fare così, perché implicitamente difenderai i diritti di altri in situazione simile, i quali per scelta o per necessità pagheranno più del dovuto per non rischiare.


Esempio parallelo:

Moltissimi automobilisti negli anni passati hanno ricevuto multe relative a infrazioni commesse in città in cui non si sono mai recati, per lo meno con la propria auto.

Non pochi fra questi hanno deciso di pagare ugualmente la multa perché:
  • non sapevano come si stila un ricorso al prefetto;
  • il rischio di vedersi respinto il ricorso esiste sempre;
  • in caso di ricorso respinto, bisogna difendersi di persona presso il Giudice di Pace competente territorialmente per il luogo della supposta infrazione);
  • i tempi sono stretti: 60 giorni dalla notifica per il prefetto, ecc.

Insomma non sempre il gioco vale la candela, pur essendoci dietro una questione di principio.

Però i pochi che hanno difeso le loro ragioni hanno fatto desistere i Comuni responsabili dall'inviare con leggerezza notifiche per multe inesistenti in giro per l'Italia.

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Come trasportiamo questo esempio pratico nel campo bitcoin/cryptovalute e fiscalità sulle plusvalenze?

Con le tre opzioni (o strategie) consigliate dal difensore tributario Luca Ferrini, ciascuna con il suo proprio grado di "rischio" o "indeterminatezza", in ordine crescente:
  • pagare il 26% sull'intera plusvalenza realizzata nel 2017;
  • pagare il 26% solo se non si superano i limiti di "non finalità speculativa" (questi limiti non sono ben definiti per assenza di fixing valutario ufficiale), come suggerito dalla Ris. AdE 72/E sett. 2016;
  • non pagare nulla e attendere che sia lo Stato a fare il primo passo.

L'ultima soluzione è la soluzione più "eroica": non adatta a chi non può o non vuole rischiare un accertamento fiscale,
oppure non può o non vuole difendere le proprie ragioni in un giudizio in Commissione Tributaria che non si è mai sicuri al 100% di vincere.