Avendo letto velocemente tutto il thread (o almeno la maggior parte di esso), sono giunto ad una conclusione. Io personalmente ho sempre acquistato BTC da utenti sia italiani che stranieri qui sul forum (per scelta non mi sono mai iscritto ad un exchange) per investimento nel lungo periodo e non li ho mai rivenduti. Cercando di semplificare per questioni di chiarezza, se un giorno questo gruzzolo mi dovesse valere 1 milione di e io volessi fare cash out, non potendo dimostrare quando e come ho acquistato i BTC, per mettermi in pari con la legge dovrei pagarci il 26% e quindi potrei effettivamente ottenerne 740.000 ?
Probabile, a meno che la Guardia di Finanza (e non l'Agenzia delle Entrate) non abbia qualche motivo di sospettare il riciclaggio di denaro e in quel caso ti chiederebbe di provare la provenienza lecita dei fondi (e in quel caso, se non si è fatto niente di illecito, bisognerà far vedere la vendita di bitcoin che hanno dato origine al patrimonio seguendo le indicazioni del proprio commercialista).
Difficile che lo Stato italiano possa prevedere una tassazione superiore al 26%, che è la tassazione attuale sulle rendite finanziarie. Almeno per i privati. Anzi io mi auguro, ma ci spero poco, una tassazione più agevolata all'inizio, per spingere le persone a regolarizzarsi.
Comunque ormai dopo 105 pagine di thread vedo che il tutto si può riassumere nel video di quel commercialista postato da vari utenti qualche intervento fa, dove spiegava i 3 casi possibili al momento:
https://www.youtube.com/watch?v=kSc1O1BXOSQIn attesa delle leggi, il prossimo che fa un interpello ci faccia sapere la risposta!
