Chiedo ai tecnici:
ma la Bitcoin Foundation Italia non dovrebbe avere come dovere istituzionale quello di operare un nodo, in modo da contribuire alla sicurezza e stabilità del network?
Mah, mi sembra una cosa abbastanza insignificante perchè abbia un reale valore.
Tanto più che la Bitcoin Foundation Italia, per quanto parta dal Bitcoin comunque si occuperà di difendere la libertà di scelta monetaria, sia essa il Bitcoin o altre.
Non è nemmeno detto che non arrivi un altra crittovaluta a prendere il posto del Bitcoin, rimarremo comunque per la difesa di questo diritto, il diritto di libera scelta.
Si dovrebbe aprire un nuovo nodo per ogni crittovaluta che abbia la maggioranza? Penso che fra tutti gli associati molti avranno già un nodo Bitcoin attivo.
Per quanto mi riguarda, oltre a non avere simpatia per la burocrazia, non ho nemmeno simpatia per queste "dimostrazioni simboliche" quasi religiose.
Se capiterà di avere un computer di proprietà dell'associazione, e se ci sarà modo/tempo/motivo per tenere un nodo/bitcoin-qt attivo li sopra, ben venga, ma non sarà certo un obbligo.
dono d'accordo , la cosa importante è che la fondazione abbia un ruolo attivo nel far conoscere la moneta sopratutto in ambito polito perché prima o poi qualcuno ne dovrà parlare.