La tua spiegazione è ottima, però nel libro si usa di proposito la metafora wallet-portachiavi piuttosto che quella address-portafoglio per evitare di pensare che i bitcoin si trovino "dentro" il wallet (come succede invece per le banconote fisiche). Nel tuo caso invece il wallet è un contenitore di portafogli (address) che a loro volta sono contenitori di bitcoin, quindi alla fine uno deduce che il wallet contenga dei bitcoin.
Per non far cadere nell'equivoco che giustamente indichi, il wallet lo si può descrivere come una rappresentazione di ciò che è contenuto nella blockchain.
Cioè, quando apro il wallet Electrum sul mio laptop per vedere quante banconote (UTXO) contengono ognuno dei miei portafogli (address), Electrum attinge queste informazioni dalla blockchain (dove risiedono davvero i miei bitcoin) e me le rappresenta sul PC in un formato comprensibile.
Nel mondo reale, quando accedo al mio conto corrente da un laptop o uno smartphone per controllare il saldo, sono consapevole che gli Euro non sono contenuti sul laptop o sullo smartphone ma che sono registrati sul server della banca.
Allo stesso modo posso immaginare che ogni wallet non sia altro che l'equivalente di un Homebanking che mi mostra il contenuto dei miei portafogli virtuali.
In quest'ottica la metafora rivisitata ed ampliata diviene:
Blockchain = Istituto bancario
Wallet (software/hardware/web wallet) = HomeBanking
Seed del wallet = Login per accedere all'Homebanking
Private key = Password dispositiva di ogni portafoglio virtuale visualizzato dall'Homebanking
Bitcoin address = portafoglio virtuale contenente banconote virtuali
UTXO = banconota virtuale (espressa in bitcoin o sue frazioni)
Mi rendo conto che questo modello è alternativo a quello proposto nel libro: se il wallet viene rappresentato come portachiavi si intuisce immediatamente che si hanno in mano delle password che permettono di accedere ai bitcoin contenuti nella blockchain.
Però poi si fa fatica ad espandere il modello per far capire metaforicamente cosa rappresentano gli address, gli UTXO e dove va a finire il resto di ogni transazione.
Immagino che gallisiardi abbia volutamente preferito usare un modello semplice per dare una prima infarinatura al neofita, consapevole dei limiti del modello stesso.