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Ricordo che le prime volte volte che pensavo al resto mi dava fastidio l'idea che ogni utxo dovesse essere speso tutto in una volta, poichè avevo proprio l'idea di bitcoin come numeri su un conto corrente.
L'analogia con le banconote fisiche funziona abbastanza bene, con una precisazione però: ogni volta che si spende un utxo, il suo importo può essere anche frazionato in più parti, un po' come se ci fossero più resti:
ad esempio posso spendere un utxo suddividendolo in 3 output: per pagare con una parte l'address A, con il resto del pagamento all'address A pagare l'address B, e versare quindi il resto finale di nuovo nel mio address di partenza.
Quindi non è corretto dire che un utxo non è frazionabile, è vero che non si può spenderne solo una parte in una transazione, ma all'interno di una singola transazione si può frazionare l'intero utxo in molte parti.
Trovo l'equivalenza "UTXO = banconota virtuale" molto robusta come modello esplicativo dell'organizzazione di un wallet.
Uso la dizione "non frazionabile" o "indivisibile" riferendomi al fatto che una banconota non può essere tagliata in due, non se ne può spendere solo una frazione per un pagamento, cioè quando decidi di usarla la devi spendere nella sua interezza (altrimenti perdi la frazione che non intendevi spendere).
Non mi sovvengono altri aggettivi che possano rendere meglio il concetto di "mattone elementare non divisibile".
Terrei comunque separati due concetti:
a) la rappresentazione statica dei bitcoin all'interno di un wallet (molteplici address che contengono molteplici UTXO)
b) come vengono effettivamente usati gli UTXO durante una transazione e che risultati finali si ottengono Cioè una volta spiegato che l'UTXO è una banconota contenuta all'interno di un address, si passa a spiegare come poter usare queste banconote virtuali in una transazione.
Per spiegare come funziona una transazione in bitcoin è necessario uscire dal modello della banconota fisica che passa di mano dal pagatore al percettore.
Le transazioni in bitcoin hanno infatti peculiarità uniche che vanno spiegate nel dettaglio, il modello della banconota fisica non funziona bene per spiegare una transazione in quanto l'UTXO non viene trasferito da un address ad un altro ma viene piuttosto "invalidato" ed al suo posto vengono generati nuovi UTXO associati ad altri address (od anche al medesimo address).
Volendo rimanere nella metafora fisica del tuo esempio, è come se la banconota indivisibile da 100 Euro (UTXO tratto da un mio address) che uso per pagare tre miei creditori (rappresentati da 3 diversi address) venisse letteralmente bruciata durante la transazione e sostituita da tre nuove banconote da 33 Euro (cioè 3 nuovi UTXO) da consegnare ai creditori e una nuova banconota da 1 Euro (un ulteriore UTXO) per pagare la transaction fee al miner. Con questo approccio divulgativo puoi riuscire a spiegare agilmente anche le transazioni più complesse (magari con 10 input, 7 output, 1 resto e 1 una fee) mantenendo un adeguato rigore formale.