risposta ad interpello https://pastebin.com/aE9B6aDN
ora è tutto chiaro
E' molto poco chiaro invece.... la forzatura e' evidente.
"le cessioni a pronti di valuta virtuale non danno origine
a redditi imponibili mancando la finalità speculativa salvo generare un reddito
diverso qualora la valuta ceduta derivi da
prelievi da portafogli elettronici(wallet)..."
Non sta scritto da nessuna parte che un wallet privato abbia una qualunque possibilità di essere equiparato a deposito o conto corrente...
L'interpretazione data dalla circolare ministeriale riguardo alle valute estere parla di "
prelievo dal conto corrente o dal deposito" (Circ. 98/165E punto 2.2.3).
Un deposito è definito dal codice civile art. 1766:
"Il deposito è il contratto col quale
una parte riceve dall'altra una cosa mobile con l'obbligo di custodirla e di restituirla in natura."
Il conto corrente è definito dal codice civile art. 1823:
"Il conto corrente è il contratto col quale
le parti si obbligano ad annotare in un conto i crediti derivanti da
reciproche rimesse...."
Ditemi chi è l'"altra parte" in wallet privato...