La rete bitcoin esiste da quasi 10 anni in cui ha funzionato ininterrottamente (ad eccezione del bug del 15/08/2010) movimentando l'equivalente di miliardi di dollari. Nonostante sia una rete ad accesso completamente pubblico in questi dieci anni non è ad oggi mai stata hackerata (a differenza di qualsiasi altro sistema finanziario tradizionale). E' nata negli ambienti cypherpunk e senza alcuna ICO, di fatto a costo iniziale di rilascio quasi pari a zero (come un altro progetto opensource come Linux). Mi pare ci sia un pò di differenza tra questo risultato e quello delle blockchain private che finora, salvo rarissime eccezioni, hanno soprattutto dilapidato fondi di chi ci ha investito senza risultati realmente tangibili.
Un pò come tutte le tecnologie emergenti, rischiose ma promettenti. Esistono poi momenti come quello attuale nei quali la volatilità (e in alcuni casi il grado di rischio) di bitcoin è inferiore a molti investimenti tradizionali.
Non volevo fare nessun tipo di confronto, o dire che le blockchain private siano meglio di quelle pubbliche.
Volevo solo significare, in estrema sintesi che chi investe in questo settore dovrebbe essere consapevole che
non c'è nessuna garanzia. Di nessun tipo.
Bisogna anche evidenziare che rispetto ad un gruppo eterogeneo, non coordinato, non regolamentato, una società o gruppo di società che potesse investire in tecnologia e sviluppare un progetto blockchain privato, potrebbe facilmente superare e scalzare tutte le blockchain esistenti.
Non solo per supremazia tecnolgica o economica, ma come maggiore credibilità, affidabilità, autorevolezza.
Non avrei molto da aggiungere, se si parla di lungo termine conosco società che distribuiscono dividendi ai propri azioni da oltre 60 anni; avendo operato in scenari estremamente avversi.
Volendo si può alzare l'asticella, conosco sistemi economici che funzionano da 600 anni, altri addirittura da 1.000, sempre ininterrottamente.
Sulla base di questo se dovessi suggerire ad un ipotetico investitore uno strumento finanziario, o un asset su cui investire, un periodo di osservazione di 10 anni, sarebbe insufficiente per farmi dire, investa tranquillo.
Quanto meno sarebbe una cosa su cui chi investe, dovrebbe avere coscienza di rischiare molto.
Gli investimenti tradizionali, se per tradizionali ci mettiamo azioni, obbligazioni, materie prime...
...direi che hanno volatilità estremamente inferiore a Bitcoin, se mai non lo fosse, sarebbe volatilità gestibile, contenibile.
Se per investimenti
tradizionali, si intendono tutti quelli strumenti che consentono la costituzione di alcuni tipi di rendite, allora... beh... questi strumenti la volatilità non ce l'hanno proprio.