Salve,
Per i minatori la situazione è veramente complessa, si potrebbe addirittura ipotizzare esercizio di impresa con tutte le implicazioni del caso, dipende molto dai volumi, ma indubbiamente siamo in presenza di beni strumentali, esercizio continuativo di attività professionale, utenze telefoniche ed energetiche, acquisti di beni pluriennali, software e quantaltro.
Evidentemente i ricavi prodotti non saranno derivati da plusvalenze ( quelle ci saranno in caso di vendita dei beni strumentali, i rigs ) ma sopravvenienze da differenza cambi.
Le sopravvenienze si manifesteranno solo quando avverà una conversione di qualsiasi tipo di criptovaluta in qualsiasi FIAT.
Attenzione: Se si considera l'attività di mining hobbistica, i ricavi generati devono essere tali da non accendere il semaforo rosso ed ipotizzare esercizio di impresa.
Per chiarezza, tutto quanto estratto con l'attività di mining è soggetto a tassazione, le tasse andrebbero pagate al momento in cui i ricavi si manifestano, quindi, immediatamente con il cambio in fiat.
Saluti
dato che in campo fiscale l'onere della prova e' a carico dell'accusato, le spese di investimento e gestione dei minatori chi puo' certificarle?
per non dire quelle dei speculatori: un estratto conto di bitstamp vale per l'AdE?