Comunque sostanzialmente Conio nasce come app wallet (io l'ho inserito nella
mia lista wallet infatti) e in più come scritto da vincenzo ha integrata la possibilità di acquistare direttamente con carta (+ vendere, indicando iban dove ricevere bonifico).
"ti devi fidare che gli exchange abbiano i bitcoin promessi" presumo intenda che su Conio, essendo appunto un wallet, tu e solo tu possiedi le chiavi private dell'indirizzo su cui ti vengono accreditati i bitcoin e dunque a tutti gli effetti "li possiedi".
Come sai, sugli exchange non è così, e dunque si, "ti devi fidare" fino al momento in cui non fai withdraw.
Conio è un wallet particolare, i fondi sono legati ad address multisig del tipo 2 su 3, ovvero servono due chiavi private su tre per poter spendere i bitcoin. Una sola chiave privata risiede criptata nello smartphone, le altre due invece non sono sotto il controllo diretto dell'utente.
Conio utilizza una seconda chiave privata per autorizzare le transazioni del cliente, ed una terza chiave privata la lascia custodita su un server offline nel caso la seconda chiave privata venisse rubata o nel caso l'utente perdesse la propria chiave privata.
Non mi è chiaro cosa succederebbe se domani Conio improvvisamente fallisse/sparisse, come farebbe l'utente a spendere in autonomia i propri bitcoin?
Di per sè possedere i propri bitcoin vuol dire poterli spendere senza l'autorizzazione di nessun altro, e questo non mi pare il caso, se io possiedo una chiave privata e ne servono due per poter sbloccare i miei btc, allora tecnicamente non li possiedo.
La mia è solo una precisazione tecnica, poi trovo Conio un ottimo wallet per iniziare, è facile da usare ed è facile e veloce acquistare i bitcoin, ma non è un wallet tipo Electrum o Armory.