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Re: La Grecia risponde al default con i Bitcoin?
by
Plutosky
on 10/10/2018, 16:59:40 UTC
Sono stato via dal forum per qualche giorno, e mi trovo questa discussione che ha preso una piega molto diversa dall'ultimo mio post.
Pensavo veramente che certe cose non le avrei mai più lette. Sad

Del resto, purtroppo,credo che sia sempre la stessa storia. Si fa presto ad augurare tutti i mali del mondo, quando non se ne viene toccati. Se vogliamo, può essere veramente visto come una forma di darwinismo sociale.

Che vi devo dire...io spero che ne usciremo tutti sani e salvi.


Lo spero anch'io.
Augurare non è il verbo adatto secondo me. Nel mio caso è più una constatazione dei fatti sulla base di ciò che vedo e leggo. E da cittadino italiano che vive e lavora qui ne sarei purtroppo sicuramente e ampiamente toccato.




Due cose mi hanno colpito di quel video:

1) dal 1990 al 2018 l'Italia è in avanzo primario, cioè negli ultimi 30 anni il debito è aumentato a causa degli interessi sul debito, non perchè abbiamo fatto chissà che spese

2) per poter ripagare il debito dovremmo avere un tasso di crescita annuo del pil di almeno il 3,8%, cosa impensabile per l'Italia -> ergo sembra questo debito sia veramente non pagabile.

Se almeno questi dati sono corretti, non vedo alternative in un prossimo futuro alla ristrutturazione del debito. Che senso ha continuare a pagare questi interessi su un debito ormai troppo grande per essere restituito? O c'è ancora qualcuno che spera che si possa diminuire significativamente il debito puntando solo sulla crescita economica e su ulteriori tagli di spesa?



Una ristrutturazione di modesta entità non cambierebbe la situazione, una di sostanziosa entità porrebbe una serie di problemi. Metterebbe in forte crisi il precario sistema bancario italiano che già è invaso dalla speculazione ad ogni aumento dei rendimenti (perchè si riducono i prezzi dei titoli che hanno in pancia, di conseguenza si riducono le attività e diventano necessari interventi di ricapitalizzazione straordinaria), aumenterebbe le tensioni internazionali con gli altri paesi europei che detengono il 30% dei nostri debiti (soprattutto banche francesi e tedesche) mettendo probabilmente in crisi a catena anche il loro sistema bancario.

Inoltre, aspetto ancora più importante, renderebbe l'Italia un debitore completamente inaffidabile. Di lì in poi l'avanzo primario non dovrebbe servire più solo a ripagare il rimanente debito ma dovrebbe servire anche a finanziare ogni spesa pubblica perchè nessuno sarebbe più disposto a prestare una lira all'Italia se non a tassi altissimi. Di lì in poi sarebbero comunque finanziarie lacrime e sangue perchè l'Italia diventerebbe un Paese che non cresce, a cui nessuno presta denaro e che comunque avrebbe sempre un ingente debito pubblico sulle spalle.

Molto più probabile che se la situazione dovesse peggiorare avvenga una sorta di commissariamento del Paese che attui misure drastiche e completamente antidemocratiche come la dismissione del patrimonio pubblico, tassa patrimoniale e prelievo forzoso dai conti correnti.

In Italia sono depositati sui conti corrente oltre 1.000 miliardi di euro (https://www.corriere.it/economia/18_gennaio_26/i-conti-correnti-sfondano-muro-1000-miliardi-euro-8b7911b4-02b2-11e8-b05c-ecfd90fad4de.shtml ), il 40% del nostro debito circa. Penso sia un record mondiale. Un'immensa ricchezza liquida che in caso di estrema emergenza qualsiasi governo potrebbe prelevare nottetempo con un clic. Fin quando ci sarà questo enorme patrimonio a far da garanzia al nostro debito i creditori avranno tutto l'interesse a continuare a prestarci denaro e qualsiasi governo italiano avrà la convenienza a prenderlo a prestito, guadagnando consenso con la spesa pubblica e  scaricando il problema sul governo successivo. Fino a quando arriveremo ad un punto in cui quel tesoretto a garanzia non basterà più.