Un governo, oggi, può solo:
1) calciare in avanti il barattolo, tenendo bassi i tassi e convincendo la gente a comprare titoli di stato
2) abbattere il più possibile il debito, svendendo beni pubblici e applicando una patrimoniale salatissima (dimezzare tutti i conti correnti? forse non sarebbe sufficiente)
3) ripudiare il debito
Nel primo caso considererei il governo come un disonesto (sa che è una strada senza uscita, una condanna per i nostri figli o nipoti); nel secondo come un ladro (enormemente peggiore di quanto ladro sia già) e un irresponsabile, anche perché passata la tormenta diventa quasi automatico ricominciare ad indebitarsi come fatto da sempre e in modo scandaloso negli ultimi 40 anni scarsi.
Solo con la terza via c'è qualche speranza di rinascita; per lo meno sarebbe l'occasione pressoché irripetibile per archiviare una repubblica vergognosa assieme alla sua intollerabile costituzione.