I
Credit Default Swap...

...che ovviamente non sono alla fine appoggiati sul sistema bancario, ma da entità in grado di contenere molto ampiamente di più del valore di un PIL Italiano, per molte volte, PIL che non è nemmeno 2.000 miliardi di dollari.
Ma lasciamo perdere

Perchè lasciamo perdere? Spiega.
Da quello che so io in casi estremi (quando le cifre coinvolte sono di quell'ordine di grandezza) anche istituti come
AIG (vedere crisi mutui sub-prime
https://www.thebalance.com/aig-bailout-cost-timeline-bonuses-causes-effects-3305693 ) sono quasi falliti, quali sarebbero quindi le entità in grado di contenere valori molto maggiori del PIL italiano?
Così a logica, come faccio ad esempio ad assicurarmi contro gli effetti disastrosi del lancio di una bomba atomica (parlo proprio di una bomba fisica) in grado di distruggere mezzo pianeta? E' ovvio che ci sono dei limiti a ciò che chiunque (per quanto grande e forte) mi può effettivamente assicurare.
Non vorrei fare un trattato sulla riassicurazione cioè aziende, strutture e meccanismi che consentono alle imprese assicuratrici di assicurarsi a loro volta.
La risposta se vuoi è contenuta nella domanda, sono le entità più grandi che hanno consentito il salvataggio di AIG

Anche quelli che hanno pagato i CDS sui CDO a Micheal J Burry.
La AIG è stato contemporaneamente il più grande pericolo e il più grande affare, derivante dalla crisi dei mutui sub-prime, ma è solo una grande compagnia che fa parte di un sistema.
Si parla, ormai da tempo di
rete di riassicurazione, non essendoci appunto un punto fisso a cui fare riferimento in assoluto.
Ad ogni modo i due più grandi riassicuratori a livello mondiale sono Swiss RE e Munich RE, ma la struttura riassicurativa più grande è la Berkshire Hathaway la holding di Warren Buffet.
Warren Buffet fa parte degli 8 uomini più ricchi al mondo, questi 8 è stato stimato che possiedono la ricchezza dequivalente a quella di ~ 4 miliardi di persone più povere nel mondo.
Una azione classe A, ovvero con diritto di voto, della Berkshire Hathaway, perché non sono mai state oggetto di split, ovvero suddivise e ridistribuite, vale a ieri ~ $ 307.000. Marketcap di 505 miliardi di dollari.
Si parla di stime, ma questi sono gli ordini di grandezza in gioco.
Ovviamente sugli esiti di un conflitto nucleare... finiscono tutte le discussioni,
Breve storia triste:
pulsante rosso, ultimo brindisi, boom!, fine mondo 
In situazioni estreme il valore assoluto sono, forse, solo le competenze, il valore più grande siamo sempre noi stessi e generalmente ci viene investito molto poco.
Crisi mondiale, disoccupazione estrema, chi avrà più possibilità di salvarsi ? chi ha una rete di conoscenze personali, conoscenze tecniche, capacità, abilità pratiche, ingegno, ecc. la capacità di crearsi un reddito, seppur inferiore a situazioni di benessere pre-crisi.
Una persona con studi modesti, scarse conoscenze, scarsa cultura, scarse abilità... finite le monete d'oro e finito di vendere i monili di casa, non lavora, fine reddito, non mangia più.
Sono storie che vengono da molto lontano.
Concetti di
mutualità,
reti e
condivisione, sono molto antichi.
I primi meccanismi di assicurazione come quelli attuali, erano stati pensati, a circa metà del '300, per proteggere i carichi e i commerci navali.
Due i grandi sistemi assicurativi quello di Genova e quello Firenze, per questioni tecniche e politiche si affermò poi il modello fiorentino, pur essendo paradossalmente una città non affacciata sul mare, Firenze era leader per le assicurazioni marittime...

Non c'era un vero e proprio ente centrale a cui affidarsi e dai farsi assicurare, un ente centrale che sopraintendeva le operazioni.
I contratti di assicurazione, se a Genova erano redatti da un notaio (
in latino... ) a Firenze erano redatti da un cosiddetto
sensale (
in volgare... ) , una persona che con la sua professionalità redigeva materialmente il contratto; ma il ruolo di assicuratori e i rapporti con gli assicurati era svolto dai mercanti stessi, che assumevano l'uno e l'altro ruolo a seconda delle esigenze.
Già all'epoca per gestire il rischio, il rischio stesso era frazionato, quindi l'assicurazione di un singolo carico era frazionata su più assicuratori che se facevano carico per quote.
Il pagamento del premio che doveva l'assicurato, teneva conto di vari parametri, tipo di merce, quantità, itinerario, stagione, manutenzione della nave, il suo capitano...
Ovviamente non c'erano i database, ma esistevano dei registri condivisi su cui si facevano confluire lettere, informative, rapporti, gli esisti dei viaggi... informazioni che davano e reperivano tutti i mercanti partecipanti a questa attività.
Insomma, per esempio l'assicurazione di un carico di una nave condotta da un capitano che aveva già naufragato più volte... o ritenuto meno abile di un altro, sarebbe stata più onerosa.
Pagamento al verificarsi dell'evento, sostanzialmente il carico che non arrivava a destinazione.
Un po' una
blockchain / smart-contract, carta e penna...

Speriamo che il mondo rimanga intero e vada avanti almeno un altro secolo, ci sto abbondantemente
EDIT:
Per curiosità...
http://datini.archiviodistato.prato.it/la-ricerca/scheda/ASPO00163846/contratto-assicurazione-marittima-redatto-pisa-150?index=1&pageName=archivio&startPage=0&query=&jsonVal=%7B%22jsonVal%22%3A%7B%22startDate%22%3A%22%22%2C%22endDate%22%3A%22%22%2C%22fieldDate%22%3A%22dataNormal%22%2C%22codice%22%3A152%7D%7D&orderBy=&orderType=aschttp://datini.archiviodistato.prato.it/la-ricerca/scheda/ASPO00163870/contratto-assicurazione-marittima-redatto-firenze-12http://datini.archiviodistato.prato.it/la-ricerca/scheda/ASPO00163860/contratto-assicurazione-marittima-redatto-firenze-2Questa era più impegnativa:
http://datini.archiviodistato.prato.it/la-ricerca/scheda/ASPO00163904/contratto-assicurazione-marittima-redatto-firenze-46