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Board Discussioni avanzate e sviluppo
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Re: Visioni di bitcoin
by
arulbero
on 09/12/2018, 21:29:19 UTC
⭐ Merited by Micio (3)
E quando acquisto bitcoin? (vedi sotto)

Supponiamo di vedere bitcoin come una sorta di agenzia assicuratrice che ci permetterà di acquistare domani beni e servizi anche in caso di crollo dell'euro. Cosa ci garantisce che quando ne avremo bisogno l'agenzia assicuratrice sarà ancora lì a rispettare il suo impegno? Chi garantisce il garante?

Quando ripongo fiducia in bitcoin, non sto affidandomi a delle persone, a delle istituzioni, alla legge. Sto affidandomi a qualcosa di molto più concreto, materiale. Sto riponendo fiducia nell’avidità umana. Si, avete letto bene, una delle più potenti forze di cui è capace l’essere umano: l’egoistica, capitalistica, brutale ricerca della massimizzazione del profitto.
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Ciò che rende bitcoin la prima forma digitale di moneta “sonante” della storia è che queste regole non possono essere arbitrariamente modificate da nessuno. Non c’è cioè un utente dotato di superpoteri, un governo, un capo, un re, un banchiere, un miner, come esiste in tutte le altre forme di monete, che può, a suo insindacabile giudizio, alterare una o più di quelle regole.
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Questa “immutabilita” è il principale requisito che la gente cerca quando le crisi divampano e la fiducia crolla. In quei momenti c’è  bisogno di moneta sonante, di baratto, di qualcosa di finito e concreto. C’è bisogno di riporre fiducia nelle cose, non nelle persone. I bitcoin sono la versione digitale di tutte queste caratteristiche.

Ma da che cosa è garantita l’immutabilità di bitcoin? Facile: dalla decentralizzazione. Non hanno un capo, non hanno un leader, il loro creatore è scomparso, sono governati da migliaia di nodi che, per definizione, non si fidano l’uno dell’altro, verificano tutto, e ubbidiscono solo a quelle regole.

Per modificare una sola di quelle regole c’è bisogno praticamente del consenso di tutti.

Più saranno numerosi i nodi, più sarà complesso modificare la struttura della rete.

Quindi tanto più bitcoin sarà decentralizzato, tanto più sarà immutabile. E finche sarà immutabile , sarà la più avanzata e tecnologica forma di moneta “sonante” esistente sulla terra, e questo gli conferirà valore.

La grande invenzione di Satoshi Nakamoto è quella di aver progettato un ecosistema sociale dove,  ogni entità, perseguendo il proprio tornaconto personale, alla fine agirà per proteggere lo status quo il più possibile, a difesa dell’ecosistema stesso. La conseguenza di questo meccanismo è che, il token sottostante (cioè la moneta bitcoin) è la forma di “moneta” più difficilmente modificabile o alterabile esistente e lo sarà sempre di più al crescere degli utilizzatori della rete. Questa immutabilità di bitcoin, questa inviolabilità delle sue regole, è il suo più grande valore, il suo maggiore pregio, perché la rende la forma più pura di hard-money esistente. Ed è una caratteristica unica, che nessuna altra forma di moneta ha.


Non hanno queste caratteristiche ovviamente le fiat money, che sono le soft-money per eccellenza, le cui regole cambiano al cambiare di un governatore, di un politico, delle lobby che fanno pressione, delle teorie economiche prevalenti, delle guerre commerciali, delle svalutazioni competitive, delle prospettive economiche.

Non hanno queste caratteristiche le altcoin che non hanno, nemmeno lontanamente, il grado di decentralizzazione di btc e la sua resilienza ai cambiamenti. Le altcoin hanno CEO che le governano, ideatori o creatori che le dirigono o le modificano, fondazioni che le influenzano. Non hanno regole chiare, sacre e inviolabili , come quelle di bitcoin. Ancora oggi non si sa quanti ether mai esisteranno, la ricompensa di blocco viene modificata nell’ambito di riunioni degli sviluppatori, non si sa se sarà POS o POW, né quando. Hanno hashrate ridicoli che potrebbero essere oggetto di attacco in ogni momento. Per non parlare delle truffe rappresentate dalle ICO. Criptovalute che hanno CEO, ma stiamo scherzando?

Nota 2:

Immutabilità non significa immobilismo. Non significa assenza di migliorie o innovazione. Il TCP/IP è lo stesso da 40 anni, è un protocollo (come i bitcoin) su cui è stato costruito sopra l’email, il web o internet. Sopra i bitcoin, sfruttando i bitcoin, sarà possibile progettare e creare qualsiasi layer venga in mente alla creatività dell’uomo di oggi e domani. Rsk, LN, Liquid sono solo un piccolo assaggio. E’ sfruttando il protocollo, non alterandolo, che si fa innovazione preservando al tempo stesso le caratteristiche che gli conferiscono valore.

Giusto per dare a Cesare quel che è di Cesare, la definizione di bitcoin come "moneta della crisi" l'ho derivata da tue considerazioni in post precedenti.

Sono in gran parte d'accordo con te, dico solo che:

1) non mi piace molto il mondo nel quale bitcoin finalmente vedrebbe riconosciuto il suo valore, cioè un mondo in crisi di fiducia (almeno nelle monete fiat)

2) se anche riconosco che bitcoin ha delle peculiarità che lo rendono superiore alle monete tradizionali, mi domando se una criptovaluta mondiale non debba per forza essere unica o quasi, e poichè secondo me la risposta è sì, pur essendo adesso bitcoin indubbiamente la moneta più promettente, chi mi garantisce che lo sarà anche domani? Ovviamente nessuno, niente è garantito al 100%.

La sua immutabilità è preziosa ed è vero che è possibile aggiungere sopra nuovi layer ma non è detto che questi layer riescano a fornire in modo soddisfacente funzionalità importanti che ora mancano (tipo privacy e fungibilità). Non è quindi escluso che domani esca fuori una crypto migliore, ma questo fa parte del gioco.

Aggiungo solo che siamo in un momento veramente particolare lato sicurezza, qualche mese fa l'HP ha toccato i 56 EHash/s, ora siamo sotto i 35. Questo vuol dire che in questo momento probabilmente c'è già un parco macchine (spente) che se messe in moto potrebbero teoricamente attaccare la rete e la sua credibilità (che è un po' la stessa cosa).

La fiducia nell'avidità umana direi che è ben riposta, ma stiamo attenti al discorso della decentralizzazione, diciamo che al momento bitcoin è la cripto più diffusa e in questo senso anche la più decentralizzata ma non so ad esempio quanto sia decentralizzato lo sviluppo di Bitcoin Core, quanto modifiche tipo segwit siano state veramente condivise.

Senza dubbio bitcoin è il meglio che abbiamo ora dal punto di vista della decentralizzazione, anche se tra principio ideale e realtà come al solito c'è una discreta differenza.