per me, le crypto sono beni digitali e come tali,
dovrebbero essere trattati in caso di controlli. ---nessun riciclaggio---.
teoria:Quando acquisti o produci un bene digitale non "centralizzato", ne possiedi completamente i "diritti"(passatemi il termine) quando ne diventi propietario. Se poi qualche pehones decide di comprartelo, buon per te.... si chiama prestazione di lavoro, e sia che produci un quadro all' anno,
sia che scrivi scorregge mentali che la gente ti paga, sempre prestazione di lavoro e'.
se vuoi vivere di mining con + di 5k annui apri partita iva,
dichiari capacita' produttiva, paghi le tasse sul prodotto e tutto e' alla luce del giorno, compresa la cronologia degli
scambi con gli exchangers.
se sei sotto ai 5k annui e porti sul conto, non apri nessuna partita iva, li dichiari in altri redditi occasionali,
ci paghi il 20% come scambio di valuta e amen.
non e' una critica al post precedente, davvero, so' che il buon senso e la buona fede rimbalzano
sul muro di gomma istituzionale... risultato: qui, chi e' nel giusto, inizia a
temere le istituzioni... non fasciamoci la testa subito
se puoi dimostrare che sei pulito e paghi il dovuto, dormi tranquillo con i tuoi rigs/farm accesi.

aspetta. forse non ti è chiaro quello che ho detto.. nel mondo attuale, specie con le leggi italiane, non è cosi chiaro la produzione di bene digitale, e di conseguenza lo scambio tra il suddetto bene digitale e moneta reale, ovvero euro.. quindi è facile incorrere in beghe, anche belle grosse.
specialmente se fai girare una certa somma di denaro, anche per esempio 15, 20 mila euro all'anno, perchè allo stato devi dire di per certo da chi provengono questi soldi, e il perchè ti sono stati accreditati.. e col trading di bitcoin e altcurrency, non è per niente facile, anzi è pressoche impossibile.
per questa ragione è facile incorrere nel riclicaggio di denaro...