Il modo più semplice per raggiungere questo obiettivo sarebbe dare un doppio voto alle persone laureate.
E qui hai perso la mia attenzione.
la solita ramanzina moralisticheggiante di chi non vuole accettare il dato di fatto che NON siamo tutti uguali e non dovremmo esserlo neanche nel voto. Tu hai idee migliori per evitare che la casalinga di Voghera che guarda tv dalla mattina alla sera e poi vota Berlusconi perchè "è un bell'uomo" (ti assicuro che esistono queste persone) non abbia lo stesso diritto di voto di una persona presumibilmente più informata ed interessata di politica, e presumibilmente con più capacità di valutazione? quella del doppio voto è un'approssimazione, non dico sia giustissima in sè, perchè ci sono persone non laureate informatissime più di tanti laureati, però sarebbe il modo più semplice per raggiungere quello scopo, di eliminare quell'elettorato "bovino" che fa le proprie scelte per sentito dire o per moda. Considera che oramai quasi tutti i giovani si laureano, mentre i vecchi laureati sono molti meno, sarebbe un bell'incentivo a dar più valore alla componente giovane e pensante di questo paese, piuttosto che a quella gran massa di anziani che ci continua a spingere verso una gerontocrazia e verso l'immobilismo, non solo per tutelare i loro interessi personali di casta, ma anche per forma mentis (anziani e cambiamento sono concetti antitetici).
Sarebbe apparentemente un ritorno al passato, di fatto un passo verso il futuro, visto che ormai le politiche socialiste egalitarie hanno mostrato i loro evidenti limiti di appiattimento sociale e mancanza di valorizzazione delle legittime diversità.
Non sono l'unico a pensarla così, c'è qualche personcina un po' più famosa di me che ha già detto la stessa cosa:
http://video.repubblica.it/dossier/decreto-salva-italia/tremonti-ogni-giovane-abbia-il-doppio-voto/84007/82397Una delle poche volte in cui ho avuto stima profonda per Tremonti.