per alcuni come il sottoscritto è ormai impossibile dimostrare da dove provengono alcuni dei bitcoin detenuti, poniamo il caso che io faccia uscire 100k custoditi in bitcoin e non dichiaro nulla
dovrò poi dimostrare da dove provengono questi euro, fin qui niente di difficile, "vengono dal cold storage" ma poi dimostrare da dove vengono quei bitcoin che non erano ancora stati scambiati in euro non è fattibile
quindi cosa succede in questo caso? mi multano? se pago la multa con altri bitcoin nel caso la somma fosse troppo elevata, che succede mi multano di nuovo perché non posso nuovamente dimostrare la loro provenienza?
non c'era nessun obbligo di tenere traccia dei propri movimenti in passato...
qui ci sono tanti esperti...sicuramente sanno, ma forse a qualcuno puo essere utili, almeno per btc...sulla blockchain.com, inserendo indirizzo e puntando col mouse sul movimento esce valore del giorno in cui è stata fatta la transazione.
Non so poi quale rilevanza possa avere come giustificativo, ma almeno una cifra, se non si hanno altre quietanze, la si trova.
come abbiamo discusso in precedenza, il problema non e' avere il timestamp temporale,
il problema e' essere ragionevolmente certi che quellindirizzo era davvero di tua proprieta'
nel momento in cui e' stata fatta la transazione ....
come essere certi che al momento della transazione quell'indirizzo non era di un
mafioso che poi te lo ha ceduto come pagamento di un affare losco?
(lo aggiungo nei punti contro al primo post, me ne ero dimenticato)
eh peccato che alcuni bitcoin sono stati acquisiti tramite trading(o semplicemente vendendo monete fatte con instamining in grosse quantità), di altre crypto ormai morte o su exchange truffaldini, dove non è più possibile risalire in alcun modo ai movimenti che c'erano dietro
ora come ora io non dichiarerei nulla, se uno è un minimo intelligente li dichiara quando varranno 100k or giu di li, cosi ne dichiara meno e il resto li usa direttamente per gli acquisti, non so tipo su caseking per il materiale elettronico....