Si potrebbe fare lo stesso discorso analizzando una qualsiasi azione quotata in borsa guardandone la distribuzione e il prezzo ed ignorando completamente cosa sta veramente dietro.
Forse uno degli attacchini più stupidi che il giornalista poteva fare a bitcoin, quando per esempio poteva parlare del fatto che il mining è quasi esclusivamente in mano a pochi.
Per le azioni è un po' diverso, perché almeno sopra una certa soglia, sai chi sono i detentori.
Da non dimenticare che i valori azionari, in linea concettuale, aumentano se i consumatori e clienti dell'azienda quotata, ci mettono i loro soldi...
Nonché uno potrebbe acquistare una azione a $ 10 e rivenderla a $ 9,99 se ha incassato dei dividendi, ha realizzato un guadagno.
Poi la speculazione esiste a tutti i livelli.
Non essendo sicura l'identità di chi ha creato Bitcoin, tutti i discorsi più o meno fantasiosi, possono reggere...
dal gruppo di uomini dai poteri forti, a non si sa chi...
Un dato è innegabile che quella distribuzione di Bitcoin è reale e verificabile.
Anche se non ho capito bene se sia epurata dai dati dei wallet degli exchange.