Rispondendo solo a questo punto, sì, la moneta è il frutto del mio lavoro ma dove c'è scritto che mantenere il valore del frutto del mio lavoro nel tempo è un mio diritto?
Nesusno parla di diritti.
é però ovvio che sia una proprietà desiderabile della moneta, quella di permettere di trasferire temporalmente il consumo (Store of Value).
é altresì innegabile che io preferisca una moneta "forte", cioè che mi permetta di avere meno vincoli nella scelta di allocazione di questo consumo, rispetto ad una moneta "debole", ovvero che mi ponga dei vincoli nella scelta, vista la perdita di valore nel tempo (devo consumare, o in un qualche modo "investire", altrimenti la moneta perde troppo valore nel frattempo - nella repubblica di Weimar si ordinavano due birre alla volta, epr evitare di pagare di più la seconda!).
Quindi nessuno parla di diritti, ma solo di "qualità desiderabili" di una moneta.
Così come preferisco un congelatore che mi permetta di tenere la carne congelata più a lungo, o una casa costruita meglio, parimenti preferisco una moneta che sia meno inflazionata, e che quindi mantenga meglio il proprio valore reale.