Ciao, anche se la discussione era arenata da un pò di mesi, mi fa piacere che tu ti sia preso la briga di fare questo bel riassunto con i commenti!
Alla fin dei conti si riconferma che: a oggi le criptovalute non possono essere tassate, sinchè non verrà emanata una legge/direttiva ad hoc che le inquadri esplicitamente.
Se comunque uno volesse applicare gli articoli 67-68-71 del TUIR, allora la tassazione sulla giacenza dei depositi di criptovalute si applica se il loro controvalore supera i 50mila euro e rotti (adesso non ricordo la cifra esatta, pari comunque ai vecchi 100 milioni di lire) per almeno sette giorni lavorativi continui.
Correggetemi se sbaglio o se sono usciti aggiornamenti legislativi o fiscali in merito!
Ciao

il problema dell'applicazione dell'
art 67 1 Ter (TUIR) deriva dal fatto che nel
D.Lgs. n. 90/2017 art. 1 qq , le valute virtuali vengono in un certo senso derubricate (lo so il termine è improprio ma rende l'idea ) da valute estere (lo sono mai state ?

) a valute virtuali, cito testualamente il D.Lgs. n. 90/2017 art. 1 qq: "valuta virtuale: la rappresentazione digitale di valore, non emessa da una banca centrale o da un'autorita' pubblica, non necessariamente collegata a una valuta avente corso legale,utilizzata come mezzo di scambio per l'acquisto di beni e servizi e trasferita, archiviata e negoziata elettronicamente. "
appunto: in base a questo ultimo Dlgs si dovrebbe applicare la tassazione delle valute virtuali per giacenze superiori ai 50mila euro per più di 7 giorni consecutivi.
Attenzione! Ho scritto "si dovrebbe", ma, che io sappia, non ho visto nessuna legge ufficiale che specifichi questo tipo di tassazione!