Ahia!
QUesta è una di quelle due volte all'anno nelle quali non siamo d'accordo.
Questa argomentazione è davvero da "salotto" per non usare termini peggiori.
La capitalizzazione di un'azienda non ha nulla a che fare con i profitti passati e con il numero di auto vendute.
Ha a che fare solo con gli utili futuri, attualizzati ad oggi.
Ebbene Tesla, evidentemente è la società che al momento presenta la capacità maggiore di utili futuri, per il forte, ed aggiungo, sempre maggiore, gap tecnologico con la concorrenza (evidentemente il mercato sta scommettendo che sia più facile per tesla saper costruire bene le auto, con sedili, confort e linee accettabili, piuttosto che per un costruttore tradizionale impararea costruie auto elettriche con guida autonoma).
Per quanto possa sembrare assurdo quindi, la capitalizzazione di mercato è esattamente pari alla redditività futura di ogni azienda.
Basti pensare ad Amazon, che ha sempre avuto valutazioni astronomiche anche quando non faceva un dollaro di utile (ed è una situazione durata parechcio, se ricordate).
A margine di questo, si possono fare delle considerazioni diverse, che hanno magari a che fare con il livello dei tassi di interesse, che essendo ai minimi termini, "aiutano" le valutazioni azionarie con un discount particolarmente favorevole degli utili futuri, ma forse siamo troppo oltre.
Comunque, forse tornadno in tema, ricordo una cosa che mi ripeto spesso: se il mercato equity è ai massimi, quello obbligazionario è ai massimi, il mercato del credito è ai massimi, il real estate è ai massimi, l'oro uguale etc... forse non è "the everything bubble", ma forse è al minimo il mercato usato per misurare tutti gli altri: quello della moneta.
Bitcoin fixes that.