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Re: Diario di una quarantena causa COVID
by
duesoldi
on 13/03/2020, 19:41:07 UTC
La cosa allucinante è come sia stato preso assolutamente alla leggera in particolare da tutti gli incapaci al governo (se ne abbiamo uno), seguiti da tutti i deficienti che tornando dalla Cina se la sono fatta facile e ancora a scendere lungo la catena tutta la manica di mongoloidi che hanno continuato a diffonderlo fregandosene altamente delle quarantene varie.

Questo virus è una bella wake up call. Finita l'emergenza sanitaria finirà di cancellare l'Euro.

La cosa positiva di tutta questa faccenda (volendo vedere il bicchiere mezzo pieno) è quella che ho evidenziato.
Quando la pandemia sarà passata, qualcuno si fermerà di sicuro a riflettere. E proprio il fatto che sarà stata un'esperienza "non così leggera" (anche negli effetti) dovrebbe consentirci di fare valutazioni in modo corretto.
Se ci fossero stati solo 2 o 3 morti (mi si perdoni per il "solo") probabilmente tutti se ne dimenticherebbero in fretta e chi governa passerebbe oltre senza troppi rimpianti avendo altri e importanti problemi da affrontare.
Ma visto che gli effetti non saranno così leggeri, ed i numeri attuali già lo dimostrano, dovrebbero essere sufficienti per far sì che qualche lezione la si possa trarre: non sentiremo più gente andare in tv a dire che tanto è solo un'influenza, e forse qualcuno riuscirà a ragionarci e far sì che vengano trovate le risorse per strutturarsi meglio in previsione di una prossima eventualità simile (che prima o poi arriverà di sicuro).

Ad esempio dico da totale ignorante in materia una cosa che ho apprezzato molto: uno dei primi casi di contagio ha portato a chiudere e isolare l'ospedale di Schiavonia. Ebbene subito sono state montate una decina di grosse tende all'esterno per accogliere nei limiti del possibile i pazienti.
Questa cosa è accaduta nei primi giorni del virus in Italia, e la prontezza della reazione (la preparazione delle tende) mi è sembrata frutto di preparazione e del fatto che fosse stata prevista una scaletta di cose da fare in casi di positività. Non è stata una reazione scomposta o improvvisata.
A me questo è piaciuto perché mi ha dato un senso di sicurezza, di cosa pianificata da persone competenti.
Ecco la ricordo ora come piccolo esempio per dire - in risposta all'osservazione di Grafschmidt - che questa brutta esperienza potrà servire a migliorare/pianificare le nostre risposte a pericoli simili che dovessero accadere in futuro.
Se chi ci governa saprà farlo - ovvio - ma almeno è un'occasione da non sprecare.