Andiamo con ordine, che carne al fuoco ne abbiamo parecchia:
Strumenti a base Bitcoin non sono comunque acquistabili dalla maggior parte dei fondi.
Di solito i fondi, se con questo termine intendi i mutual funds (non HF o fondi di fondi) non comprano questi prodotti, perchè comprano direttamente gli shares sottostanti. Che senso ha per BlackRock comprare un ETF e pagare le relative commissioni? Si comprano direttamente loro le azioni.
Allora si torna al problema di dover detenere i Bitcoin per proprio conto... ma se un fondo non può detenere strumenti a base Bitcoin, figuriamoci Bitcoin.
Per inciso, per tutta una serie di parametri tecnici per un fondo "piccolo" conviene ad oggi detenere più un portafoglio di ETF di Blackrock o altro gestore che azioni direttamente.
Nemmeno se emessi da soggetti da rating più alto di chi emette queste quote di ETP.
Che c'entra il rating? Questo
ETC non ha rischi di credito.
Se anche l'emittente fallisse potresti convertire le tue quote in BTC e liquidarle. Non a caso i bitcoin sottostanti le quote sono custoditi presso un soggetto terzo (BitGo). Altri ETN hanno rischio di credito, quindi la tua osservazione sarebbe pertinente, ma in questo caso no. È un caso analogo ai fondi redimibili in oro: se puoi riscattare il sottostante, puoi trascurare il rischio di credito.
Sei sicuro ? se arriva la magistratura che per "x" motivi sequestra tutto ?
Se lo sai tu, allora siamo tutti a posto.
Intendo qui i fondi comuni d'investimento più grandi, più diffusi...
Che i mutual funds non comprino ETP in generale è chiaro, ma non c'entra.
Tu usi sempre questa tattica di questo non c'entra, quest'altro non è pertinente... quest'altro è trascurabile... questo non è vero... vendete casa e comprate tutte quote di ETP,
ora non so quanto ci sia da aspettare, ma il successo di Bitcoin è sicuro. Non c'è scritto in nessun contratto, ma si tratta solo d aspettare. È l'unica cosa che ci sai di sicuro al mondo oltre la morte.
L'altra cosa sicura è il 2% che si prende il gestore.
Per questioni regolamentari e di pratica, non esiste ancora un sistema di copertura che possa coprire per esempio un evento come una diminuzione di valore di Bitcoin dell' 80% o "l'azzeramento" anche se temporaneo.
Quanto meno non ha costo sostenibile.
Anche qui.
In primo luogo non è vero che non esistano sistemi di copertura: ci sono miliardi di dollari di open interest su futures e opzioni su Bitcoin. Le possibilità di copertura ci sono, sia su mercati regolamentati legacy come Bakkt o CME che mercati più "leggeri" come deribit o altri.
La questione del costo è vera, ma allora è sempre per la medesima questione che
praticamente nessuno dei mutual funds si protegge al ribasso anche sui mercati tradizionali. Tutti i mutual funds (BlackRock, Vanguard, Fidelity e compagnia bella) sono molto spesso long only, o con percentuali di portafoglio protette davvero risibili.
Non confondiamoci con gli Hedge Funds, Ray Dalio, per dirne uno: non c'entra nulla con i fondi che hai nominato tu, ed ha logiche operative e vincoli normativi totalmente diversi.
BlackRock e Vanguard hanno degli swap anche negli ETF più popolari, minimo per il rischio cambio.
Se dovesse presentarsi un soggetto istituzionale a chiedere una copertura, non ci sarebbe una controparte in grado di coprirla, per mancanza di grandezza...
...come voler coprire un elefante con un fazzolettino, non lo copri...
Comunque mi ritiro, non dico più nulla, c'è già molta carne al fuoco.