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Board Italiano (Italian)
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Re: BITCOIN PUMP!
by
Plutosky
on 14/09/2020, 16:13:45 UTC
⭐ Merited by fillippone (2) ,Neo_Coin (1)

Io ho una visione opposta.

Intanto l'Italia segue il trend mondiale della concentrazione della ricchezza, con una frattura negli ultimi anni molto ampliata, nord/sud, maturi/giovani, città/zone periferiche.

In Italia in tre, detengono il 10% della ricchezza.
( https://www.ilsole24ore.com/art/l-italia-disuguaglianze-3-miliardari-piu-ricchi-6-milioni-poveri-ACIWc4CB )

I guadagni in nero e l'economia sommersa non li considero... o meglio lo considero una pessima prospettiva per il futuro.
Una economia a carattere predatorio o di sussistenza, non ha nulla di strutturale. Non c'è ricerca, non c'è welfare, non c'è progresso... si vive giorno per giorno, sperando nel "colpo di fortuna" che non arriva mai.
In questo senso l'enorme spesa, nel 2019 oltre 100 miliardi di euro ( di cui ~ 60% alle slot e videolotterie ), nel gioco d'azzardo l, così come l'enorme spesa per maghi, tarocchi, amuleti... ci raccontano una società arcaica, arretrata, fatalista.

Passiva.

Idem per i soldi sul conto corrente, andrebbero fatte delle considerazioni ampie, anche in ordine alla quantità di soldi fermi... non sono poi molti quei ~ 1.500 miliardi.
In ogni caso non è risparmio è uno scarsissimo indice di cultura finanziaria.
.....


Tu fai una valutazione di merito con considerazioni anche condivisibili: sull'idiozia di tenere vaste somme (di moneta fiat!) parcheggiate sui conti corrente o peggio ancora nel mattone ci sono pochi dubbi. Sulla desertificazione industriale italiana ancora meno.

Niente da dire nemmeno sulla scarsa cultura finanziaria di molti ns connazionali.

Ma io facevo una valutazione di dati oggettivi difficilmente discutibili, soprattutto in confronto con il resto del mondo.

L'Italia è , in questo confronto, ancora oggi un Paese a ridotto debito privato e ad elevata propensione al risparmio.

i vari "siamo poveri", "da quando c'è l'euro la gente non arriva a fine mese", "si stava meglio quando si stava peggio", "al peggio non c'è mai fine"..etc...etc.. fanno molto chiacchere da bar ma hanno poca attinenza nella realtà

La realtà è che c'è un'enorme ricchezza privata, senza la quale non avremmo mai potuto avere (e garantire) il ns debito pubblico.

Dal dopoguerra in poi si è avuto un fiume di denaro che è passato dal settore pubblico a quello privato, indebitando il primo e ingrassando il secondo.

L'assistenzialismo statale, la nostra atavica tendenza a risparmiare e l'economia sommersa hanno fatto il resto. Quest'ultima la possiamo criticare quanto si vuole, ma è reddito lordo che diventa netto, è comunque una forma gigantesca di denaro che sfugge alle statistiche, ma c'è.

In Italia, grazie al settore pubblico, è ad es. raro che qualcuno si indebiti per servizi essenziali come l'istruzione o la sanità. Sono servizi tutt'altro che gratuiti, ma da costi non certo di mercato. In USA gli student loan sono arrivati alla astronomica cifra di 1.6 trilioni di $. Ogni laureato inizia la sua carriera lavorativa con un debito monstre che finirà di pagare forse in pensione. Cose che da noi non esistono.

Nonostante il PIL italiano annaspi da ormai 20 anni con crescite da prefisso telefonico, gli italiani hanno aumentato la loro ricchezza non più tardi di due anni fa di oltre 90 miliardi (https://www.panorama.it/news/economia/risparmio-ricchezza-italiani-istat-soldi)

L'analisi di Credit Suisse sulla ricchezza mondiale (https://www.credit-suisse.com/about-us/en/reports-research/global-wealth-report.html) , una delle migliori esistenti, pone l'Italia al 20° posto con 234mila $ per adulto. E con davanti Paesi "particolari" come Hong Kong o Singapore, senza i quali saremmo avanti.

Abbiamo una ricchezza privata pro capite superiore alla Germania: ci credo che quelli si incazzano quando andiamo a Bruxelles con il piattino in mano a chiedere sconti o aiuti sul nostro debito pubblico.

Per quanto riguarda la distribuzione di questa ricchezza questo è il grafico che conta:



La maggiore disparità tra ricchi e poveri è un fenomeno mondiale causato dalla globalizzazione e dalle politiche monetarie: infatti da noi l'1% più ricco detiene il 22% circa della ricchezza totale.

Tanto? sicuro.

Ma in Cina o in Germania quella stessa elite di persone ne detiene il 30%, in USA il 35%, in Brasile e Russia non ne parliamo.

La media mondiale è quasi il doppio della nostra


nel Paese dei ciechi l'orbo è re Grin