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Re: btc e ambiente
by
jack0m
on 23/02/2021, 20:46:43 UTC
⭐ Merited by fillippone (3)
Aggiungo il messaggio fissato alla chat Telegram Italia.

Magari si può iniziare da lì ad organizzare il materiale per “argomentazioni”.

Quote

Se serve da mettere come messaggio fissato:

1) Televisori, aerei, luci di natale(https://www.cgdev.org/blog/us-holiday-lights-use-more-electricity-el-salvador-does-year?fbclid=IwAR1inw-WNQb4LgAKFKeFSccd9ONVdJEWqpkTKuH3lsSj81x1lbFpuTu9rKI), plastica, ecc.. richiedono tutti energia per essere prodotti ed utilizzati, qual’è la quantità di energia considerata “troppa” per produrli?

2)I miner per loro natura sono incentivati ad andare alla ricerca dell’energia al più basso costo possibile. Il mercato dell’energia come qualsiasi altro è governato dalle leggi della domanda e offerta. L’energia che costa poco è tipicamente quella prodotta in eccesso che altrimenti non verrebbe sfruttata e letteralmente sprecata.

3)Molti minatori si concentrano presso le grosse centrali idroelettriche (esempio in Cina) dove i livelli di surplus di produzione sono enormi e possono così spuntare prezzi dell’energia molto bassi. Basti pensare che nel 2017 a fronte di 250twh prodotti (https://www.thethirdpole.net/.../hydropower-boom-in.../) dalle dighe dello Yunnan ne sono stati utilizzati 155twh (95twh buttati, visto che non possono essere stoccati).

4)Recenti studi (https://youtu.be/LUJQ_IduIWM) evidenziano come il mining di bitcoin usi per un 75% energia da fonti rinnovabili (solare, idroelettrico, eolico, geotermico ecc) e il 25% da energia derivata dal nucleare e in minima parte combustibili fossili.

5)L’energia sprecata da tutti i dispositivi elettrici in standby (quindi inutilizzati) dei soli USA, potrebbero alimentare la rete Bitcoin per 2 anni (https://cbeci.org/cbeci/comparisons).

6)Bitcoin aiuta l’efficentamento dell’industria energetica (https://medium.com/@thedavidcoen/in-che-modo-bitcoin-aiuta-lindustria-energetica-4452ae6ce41e), ad esempio può aiutare a prevenire il “Renewable Curtailment” oltre a rendere redditizia la cattura del gas flaring, il che incentiva i produttori a ridurre le emissioni di carbonio. I progetti energetici a basse emissioni di carbonio come l’idroelettrico, il nucleare o le rinnovabili possono essere resi redditizi vendendo l’energia prodotta in eccesso nell’estrazione di bitcoin.


7) L’energia consumata dalla rete Bitcoin serve anche per mettere in sicurezza la stessa (https://youtu.be/2T0OUIW89II), visto che un attaccante che volesse provare a distruggere Bitcoin dovrebbe usare (quindi acquistare o produrre) una quantità superiore di energia rispetto a quella utilizzata dalla rete Bitcoin.


Si possono fare difatti ragionamenti sotto diversi profili. Energia sprecata per altre cose, l’energia non è sprecata, ma usata efficientemente, fonti di energia rinnovabili... vabbè, più tardi mi ci metto.

esatto, il punto 7 in particolare è quello più trascurato, mentre è di fondamentale importanza e all'origine della maggior parte delle misconceptions sul funzionamento stesso della rete. Quando sento discorsi come "una singola transazione consuma come un appartamento, ecc.", chi lo dice semplicemente non ha capito cosa sia e/o a cosa serva il mining.

Il costo del mining non è il costo energetico delle transazioni, e certe metriche che pretendono di confrontare ad es. il costo di una singola transazione bitcoin con il consumo energetico di una transazione su circuito Visa sono del tutto prive di senso.
Il meccanismo del mining serve appunto a rendere il sistema sicuro (dal double spending a altri possibili attacchi alla rete), per cui l'unico confronto onesto sarebbe con il costo complessivo dei sistemi di sicurezza dei circuiti e sistemi bancari.

Quanto si spende globalmente ogni anno per rendere sicure e affidabili le banche e i circuiti di pagamento? Con tutti i server dedicati, i data center, le infrastrutture di rete, le procedure costantemente in funzione per autorizzazione, regolamento, clearing, riconciliazione, ecc. Per non parlare dei costi per la costruzione, il funzionamento, la manutenzione e la sorveglianza dei bancomat, delle filiali delle banche, dei caveau e relativi sistemi di sicurezza, ecc.
A differenza del mining di bitcoin, non abbiamo la percezione diretta del consumo energetico di queste voci di costo, ma di fatto qualunque cosa per essere costruita e per funzionare consuma una certa quantità di energia (compresa l'energia biochimica necessaria al sostentamento degli impiegati e delle guardie armate a difesa delle banche...).

Analoghe considerazioni si possono fare per un raffronto fra oro e bitcoin come "oro digitale", e allora oltre ai costi per la custodia in sicurezza dell'oro andrebbero aggiunti anche quelli per la sua estrazione mineraria, raffinazione, fusione, trasporto, ecc. Sfido chiunque a sostenere che tutto questo si possa considerare particolarmente "green", però stranamente non ho mai sentito nessuno lamentarsi e chiedere di metter al bando l'oro per il suo impatto ambientale.