Buongiorno a tutti,
torno a voi con una considerazione su tassazione e monitoraggio. Mi sono letto con calma l'interpello 956-39-2018 e ho notato questo passaggio:
omissis
Ai fini della eventuale tassazione del reddito diverso occorre, dunque, verificare se la conversione di bitcoin con altra valuta virtuale (oppure da valute virtuali in euro) avviene per effetto di una cessione a termine oppure se la giacenza media del wallet abbia superato il controvalore in euro di 51.645,69 per almeno sette giorni lavorativi continui nel periodo d’imposta.
omissis
Per come la interpreto io, l'AdE considera l'operazione cripto-cripto come soggetta a tassazione sul capital gain (se vi sono le condizioni di giacenza > 50k). Quindi attenzione a ipotizzare come plusvalenza solo il passaggio cripto-EUR.
C'è anche un passaggio interessante in merito al RW:
omissis
Per quanto riguarda gli obblighi di monitoraggio fiscale, si fa presente che il citato decreto legislativo n. 90 del 2017, oltre a definire la valuta virtuale, ha tra l’altro modificato alcune disposizioni relative al monitoraggio fiscale di cui al decreto legge 28 giugno 1990, n. 167 (convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 1990, n. 227 e successive modificazioni).
In particolare, sono stati estesi gli obblighi di monitoraggio fiscale, ordinariamente previsti per gli intermediari bancari e finanziari, altresì ai soggetti (c.d. “operatori non finanziari”) che intervengono, anche attraverso movimentazione di “conti”, nei trasferimenti da o verso l’estero di mezzi di pagamento effettuate anche in valuta virtuale, di importo pari o superiore a 15.000 euro.
omissis
Qua l'AdE ribadisce il limite di 15k EUR sotto i quali il monitoraggio non è necessario, contrariamente a quanto sostenuto dalla maggior parte dei commercialisti/avvocati tributaristi.
Questo il link all'interpello:
https://www.coinlex.it/2018/04/21/interpello-n-956-39-2018/