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Re: Fisco / Tasse / Legge sul Bitcoin
by
Ale88
on 27/03/2021, 17:45:41 UTC

Prendendo per buoni quali valori? Quelli dell'esatto momento dell'operazione? E se poi il giorno dopo il mercato crolla e quello che prima valeva 10 vale 5 contro la valuta fiat cosa si fa? Pagare in euro un guadagno su carta per un'operazione cripto-cripto mi sembra una cosa assurda, ci sono troppe variabili in gioco.
Si la plusvalenza va contabilizzata al cambio del momento in cui è realizzata, il principio è lo stesso del cambio BTC/EUR.

Se ad esempio un trader opera nel cambio BTC/USD, ogni volta che realizza una plusvalenza questa è tassabile (ovvio: ammesso che sussistano le condizioni in termini di giacenza).

Per il fisco non fa differenza tra il cambio BTC/USD o il cambio BTC/ADA o BTC/TRON o ETH/LTC o ETH/USDT o quello che volete.

Avete comunque realizzato una plusvalenza.

Non solo: se vendete TRON in cambio di BTC al 27/03 (realizzando una plusvalenza) e poi quei BTC li convertite in EUR al 27/04 e in quel mese BTC è salito sull'EUR, allora le plusvalenze sono DUE, entrambi  tassabili

E' l'unica interpretazione possibile una volta che l'AdE ha equiparato le criptovalute alle valute estere ai fini fiscali. 
Ci sono vari exchange che permettono il trading cripto-cripto senza bisogno di KYC, buona fortuna all'AdE andare a dimostrare che un account senza nome che ha fatto plusvalenze cripto-cripto era di Mario Rossi  Roll Eyes

Per me qui non hanno ancora capito che più pensano di ottenere complicando le cose e tassando tutto il tassabile in un campo difficile come quello delle cripto, e meno otterranno perché la maggior parte della gente farà tutto il possibile per pagare di meno, o non pagare del tutto. E alla fine sarebbero tutti soldi che allo stato pioverebbero dal cielo perché non hanno la minima di chi e quanto abbia fatto come plusvalenza. Io sono dell'idea che il 10% (per esempio) di un qualcosa sia meglio che un 26% di nulla, poi ognuno farà le sue considerazioni.