Riguardo il metodo di calcolo delle plusvalenze, se ho acquistato 1 btc nel 2015 e l'ho rivenduto nel 2020, la plusvalenza va calcolata facendo semplicemente "prezzo di vendita meno prezzo di acquisto" ?
Il valore del btc al 01/01/2020 serve quindi solo per stabilire se nel 2020 ho superato i 51k euro per 7 giorni consecutivi (per attivare il calcolo della plusvalenza)
Mentre il valore del btc al 31/12/2020 serve solo per indicare il valore dei btc posseduti all'interno del riquadro RW (se tale valore è maggiore di 15k)
Le regole per le Imposte Dirette
Ai sensi dell’articolo 43 del DPR n. 600/1973 gli avvisi di accertamento, ai fini reddituali, devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione.
Nei casi di omessa presentazione della dichiarazione o di presentazione di dichiarazione nulla l’avviso di accertamento può essere notificato entro il 31 dicembre del settimo anno successivo a quello in cui la dichiarazione avrebbe dovuto essere presentata.
Se non sbaglio è dal 2019 (dichiarazione dei redditi per l'anno 2018) che si parla di criptovalute e dichiarazione dei redditi, ne deduco che le eventuali plusvalenze realizzate negli anni precedenti al 2018 non contano.
Certo che a questo punto c'è un grosso disincentivo a spendere btc: se ogni volta che spendo l'equivalente di 50 euro mi devo segnare che ho realizzato una plusvalenza perchè poi devo indicarla nella dichiarazione dei redditi dell'anno successivo, non finisce più; diventerebbe più comodo a quel punto convertire una sola volta all'anno una certa quota (ad esempio 1000 euro), in modo tale da non frazionare i calcoli per ogni spesa minima.
Ma cadrebbe così il concetto di acquistare direttamente tramite btc.