Diciamo che seni Bitcoin sono all'estero ci sono degli adempimenti in più, ma avere un wallet proprio non esenta da tutto... la plusvalenza, è plusvalenza.
Beh ma si torna sempre al punto di partenza: non esiste una legge chiara, sono tutte interpretazioni adattate ai singoli casi con delle linee guida generali che, in teoria, dovrebbero andare bene un po' per tutti. E il punto di partenza è che è ridicolo che uno debba diventare scemo a capire come, cosa e quanto pagare di tasse nel momento in cui è disposto a farlo. Come sempre lo Stato italiano invece di aiutare mette i bastoni tra le ruote apposta.
Mi piacerebbe veramente fare un sondaggio su 1000 persone che detengono BTC per vedere quante sono disposte a far sapere allo Stato che ne sono in possesso, ben coscienti del vicolo cieco nel quale si infilerebbero una volta che danno questa informazione.
La legge è molto chiara... diciamo che la maggior parte delle persone non è in grado di apprenderla o di dominarla.
Un po' come se si volesse sapere quali sono tutti gli adempimenti burocratici per aprire una pizzeria:
solo al taglio, con servizio ai tavoli, norme antiincendio, assunzione personale, norme igieniche, ecc... ecc...
Si parte dalla definizione di cripovaluta e dalla definizione di exchange e simili.
L’art. 1, comma 2, lett. qq) d.lgs. 231/2007, in seguito alle modifiche apportate con il d.lgs. 125/2019, definisce la valuta virtuale come “La rappresentazione digitale di valore, non emessa né garantita da una banca centrale o da un'autorità pubblica, non necessariamente collegata a una valuta avente corso legale, utilizzata come mezzo di scambio per l'acquisto di beni e servizi o per finalità di investimento e trasferita, archiviata e negoziata elettronicamente”.La citata lettera ff), come modificata dall’art. 1, comma 1, lett. f), d.lgs. 125/2019, definisce “prestatori di servizi relativi all'utilizzo di valuta virtuale: ogni persona fisica o giuridica che fornisce a terzi, a titolo professionale, anche online, servizi funzionali all'utilizzo, allo scambio, alla conservazione di valuta virtuale e alla loro conversione da ovvero in valute aventi corso legale o in rappresentazioni digitali di valore, ivi comprese quelle convertibili in altre valute virtuali nonché i servizi di emissione, offerta, trasferimento e compensazione e ogni altro servizio funzionale all'acquisizione, alla negoziazione o all'intermediazione nello scambio delle medesime valute”.Senza addentrarsi in dettagli tecnici, il concetto dietro queste norme è semplice.
Bisogna certificare in qualche modo che si è venuti in possesso delle criptovalute in maniera lecita.
Successivamente quando e a che valore.
Per giustificare, in un futuro, la spesa delle stesse.
La famosa dichiarazione nel quadro RW non è tanto per "
spiare" chi e quanto qualcuno abbia adesso, è per certificare in futuro cosa uno può spendere
e perché improvvisamente una persona comune si ritrova in mano una cifra considerevole.
L'altra via è fare finta di nulla ed un giorno quando si vuole fare cash out, farlo chissà dove, senza fare nessuna operazione in Italia,
fermo restando che ad oggi un cittadino italiano che domani va in un paese straniero... avendo frodato il fisco ed evaso le tasse... è comunque perseguibile.
Poi c'è anche chi si scalda con legna di fascine incerte...
no ma l'Agenzia delle Entrate non può sapere...
le circolari non fanno giurisprudenza...
gli interpelli valgono solo per chi li ha proposti...
tutte le cose che si sentono dire in tutti i forum.
Sono discorsi.
Il punto è sempre uno; 2031 Bticoin = $ 500.0000
uno cerca di spendere le proprie criptovalute, boom, anomalia.
autorità domanda...lei che reddito aveva caro signore ? reddito da normale operaio ? da normale impiegato ? da piccolo commerciante ?
queste 7 Lamborghini e questa villa spaziale come le ha comprate ? ah... con le rivalutazioni in Bitcoin ?
ma nel 2021 le ha dichiarate ? no ? ahh...
La terza via e spendere cirptovalute, così... vestiti, spesa alimentare, caramelle, peluche, caffé al bar, tutto quelle spese per cui viene emesso uno scontrino per gli importi sotto la soglia dell'uso del contante, al momento, non sono tracciate.