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Io preferisco di gran lunga il presente: preferisco ascoltare tutte le voci, anche quelle più eterodosse e contrarie al sentire comune. Sono io che voglio avere la libertà di valutare e decidere se quelle voci mi stanno raccontando una verità scomoda o invece una gigantesca cazzata. Vorrei che non ci fossero filtri a monte.
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Assolutamente.
Quelli che si lamentano che “con i social ogni cestino ha perso la vergo a di parlare” è uno che non ha capito che
la libertà ha un costo.Prima c’era sicuramente un filtro per i cretini, ma questo filtro stiva anche per oppositori, voci contrarie etc…
C’è poco da fare, la capacità di filtrare il rumore fa parte di un nuovo set di skill necessarie nel mondo di oggi.
Al libertà è un bene estremamente prezioso, non dovrebbe essere distribuita, gratuitamente, a tutti.
Bisogna dire che molta gente scrive sui social, poi però i pareri che contano sono pochi.
Se guardiamo l'ascesa di Facebook o di altri, possiamo dire che dai social la gente abbia più avuto da perdere che da guadagnare.
Almeno così appare dal lato economico.