Per gestione di rischio, i grandi operatori vendono treasury USA, se li vendono ne aumenta il rendimento, se il rendimento si alza, nell'immediato vanno sfavoriti molti titoli,
fra cui i tech ed in generale i tioli a beta alto (
https://it.wikipedia.org/wiki/Beta_(finanza) ).
Paolo, mi sa che qui ci sia un fraintendimento nei tuoi ragionamenti.
Principalmente il motivo per i quali sono i titoli tech a soffrite maggiormente dell'aumento dei tassi, non è che "soffrono per l'aumento dell'inflazione" come hai detto in un messaggio precedente, ma è una semplice relazione meccanica.
Se il prezzo di un titolo OGGI è uguale al valore attuale di tutti gli utili (distribuiti o meno, poco cambia) futuri, allora se i tassi di interesse salgono, il valore attuale di questi utili futuri scende (immagina di avere 100 euro tra 1 anno con i tassi a zero e con i tassi al 10%: come cambia la somma per te "indifferente"?).
L'aumento dell'inflazione invece non vedo come possa danneggiare così esageratamente i titoli azionari, che , bene o male, riescono sempre a "scaricare" questa inflazione sul consumatore finale.
Senz'altro un titolo azionario reagisce meglio in presenza di inflazione, di un titolo obbligazionario, che si "prende in faccia" tutto l'aumento.
Ricordiamoci che ai tempi di Mugabe in Zimbawe il mercato azionario (Harare Stock Exchange -sic-) era in impennata!