Post
Topic
Board Italiano (Italian)
Re: Fisco / Tasse / Legge sul Bitcoin
by
uella
on 13/10/2021, 12:14:39 UTC

Ciao,
tempo fa Franco Avella nel suo libro sul Sole 24 Ore, mi pareva avesse "sponsorizzato" l'idea del costo storico. Ovvero che le cripto acquistate, non essendo trattate su mercati regolamentati, dovessero essere trattate alla stregua di quote di società non quotate, e quindi iscritte sempre al vostro storico. Invece mi pare che tu abbia "rivalutato" i tuoi coin al cambio del 1 gennaio.
Puoi chiarire? Già questo, che tu consideri "scontato" non mi pareva scontato!


Ri-premetto: non ho alcuna formazione/titolo in materia fiscale! Ho cercato di studiarmi quanto disponibile e chiesto all'organo preposto cosa dovessi fare   Smiley

L'AdE mi equipara le cripto alle valute estere (trovi citazione da mio interpello al post precedente) e, quindi, mi dice di applicare le norme relative alle valute estere. Da art.68 del TUIR ( a cui, peraltro, fa esplicito riferimento l'AdE nella mia risposta):

Per le valute estere prelevate da depositi e conti correnti, in mancanza della documentazione del costo, si assume come costo il valore della valuta al minore dei cambi mensili accertati ai sensi dell'articolo 110, comma 9, nel periodo d'imposta in cui la plusvalenza è realizzata

non sono io ad averli rivalutati, è la norma che ti dice di usare il peggior cambio nel periodo di imposta in cui vendi e realizzi plusvalenze/minusvalenze! La soglia 15k, invece, è specifica per depositi e conti correnti bancari, quindi non applicabile alle cripto (e quà, mi è toccato il ravvedimento).

Alla fine, se il $ facesse +400% / -75% in un anno solare, avremmo lo stesso "problema".



In pratica, per chi ha btc frutto di trading di vecchia data, conviene "non essere in grado di documentare" e usare il peggior cambio dell'anno di vendita (che sarà sicuramente maggiore del vero prezzo di carico).
Resterebbe però il problema dell'antiriciclaggio: forse meglio avere la documentazione e mostrare il reale prezzo di carico che affidarsi alla possibilità concessa dalla norma.

A questo punto però mi domando: se io ho documentazione del costo di carico di una moneta perché l'exchange mi ha permesso di scaricare il csv, questo dato è considerato una documentazione sufficientemente ufficiale e veritiera agli occhi dell'AdE? O si tratta di nuovo di "non essere in grado di documentare", e di conseguenza il calcolo della plusvalenza si fa partendo dal peggior prezzo dell'anno? Sarebbe un game changer per chi vuole fare cash out sopra 51k: aspetti i primi dell'anno e la plusvalenza è zero, qualsiasi sia la cifra in questione.

Andrebbe fatto un interpello per chiedere se i csv di un exchange sono documentazione sufficiente o se si applica appunto il peggior cambio nel periodo di imposta...