eccola qua, tutto secondo copione! Io in tutto questo vedo un'ulteriore prova che si tratti di una truffa, ben congegnata e pianificata da tempo.
Lo schema è classico: prima si lascia intendere che sia tutto irrimediabimente perso, portando i truffati (almeno quelli che hanno in ballo somme considerevoli) nella disperazione più totale. Poi, quando cominciano a dividersi tra i rassegnati e gli ostinati, che si preparano a una battaglia legale (che si prospetta sicuramente lunga e non facile), ecco miracolosamente spuntare una parte della refurtiva, che, non si sa come, era completamente sfuggita agli occhi dei responsabili fino a un momento prima...

Qual è l'effetto psicologico sui truffati? Le prospettive salgono da un iniziale perdita del 95% circa, a una di "solo" il 70-75% e, per quanto possa sembrare assurdo, la maggior parte di loro esulterà all'idea di poter recuperare almeno quel 25-30% e, probabilmente, accetterà una proposta di ristrutturazione che preveda l'haircut del 70%. Diverso sarebbe stato se fosse stata invece dichiarata la stessa perdita fin dall'inizio.
C'è ancora qualcuno che ha dei dubbi sul fatto che il grassone sia un truffatore? Spero vivamente che in Giappone esistano dei giudici con le palle che andranno a contargli i peli del c**o e riescano a scovare dove ha nascosto tutto il resto del bottino!