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Re: Fisco / Tasse / Legge sul Bitcoin
by
Willer21
on 17/10/2021, 06:31:04 UTC

L'Agenzia delle Entrate non ha mai fatto alcuna distinzione: ha detto che i btc posseduti vanno dichiarati nel quadro RW, punto. Ha anche creato un codice ad hoc (4 mi pare) che non corrisponde ad alcuna Nazione estera e che va usato, appunto, in caso di dichiarazione di cripto. Se il monitoraggio avesse riguardato solo i capitali tenuti presso intermediari esteri in teoria sarebbe stato possibile per il dichiarante risalire al Paese d'origine, non serviva un codice apposta "ageografico".



Imho, super corretto. La "direttiva" è di dichiararli, anche se detenuti nel comodino; il tipo di bene è “altre attività estere di natura finanziaria” e non si mette alcuno stato estero (modifica introdotta appositamente per le valute virtuali, specificato anche nelle istruzioni di compilazione).

Ne approfitto per condividere altro tema caldo: l'AdE, ai fini calcolo plusvalenza, considera il "prelievo dal wallet" (cito) come evento originante. A limitarsi all'italiano, significa che qualunque transazione, per qualunque motivo, generi plusvalenza (sempre e solo se 01/01 giacenza >51K).

Nel mio specifico caso (una unica cripto, prima mining/staking ora solo staking, nessun trading), non cambia quasi nulla; è facile tracciare le conversioni in euro/altro. La rottura di OO è dover pagare plusvalenza in € a fronte di conversione in altra cripto, occorre accantonarsi il corrispettivo o l'anno dopo è un bel casino.

Chi avesse >51k ed intenzione di fare disclosure (seguendo, es, mia strada dell'interpello)...occhio a verificare bene di non spararsi sulle OO da soli  Grin Grin