Non cambia il succo del discorso: posso tranquillamente spendere parte dei miei satoshi attingendo da un wallet dedicato, mentre le riserve restano al sicuro e al riparo da sguardi indiscreti in un cold wallet. Prendendo le dovute precauzioni quando devo ricaricare il primo dal secondo. Così come per fare la spesa usi cash che tieni nel portafoglio, e non ti porti in giro tutto il tuo patrimonio fiat in banconote.
Sono appunto scelte personali, quindi il livello di anonimato che pretendo sia online che nel mondo fisico è quello che rispecchia le mie esigenze e il mio stile di vita in generale.
Se possiedi più dei famosi 100 milioni di lire, ogni pagamento (anche piccolissimo) è un evento fiscalmente rilevante, se genera plusvalenza rispetto all'ultimo acquisto (e al momento tutti i bitcoin esistenti sono in plusvalenza ).
E allora addio anonimato.
Per non parlare se riguarda un importo rilevante o un bene da registrare.
Lo Stato italiano per come funziona adesso non è compatibile con un uso monetario di bitcoin che mantenga la privacy assoluta del possessore. Nessuno Stato occidentale. A meno di vivere al di fuori delle regole e sarebbe molto complicato lo stesso.