Io non voglio passare per l'uccello del malaugurio ma da quando uno Stato sovrano ha ufficialmente approvato b. come valuta a corso legale, è diventato molto difficile (direi impossibile) far passare giuridicamente l'idea che bitcoin NON sia (anche) una valuta estera. Non mi sembra molto credibile la difesa che si basa su "Eh ma El Salvador non conta una mazza.."
E se bitcoin è ufficialmente una valuta estera, le norme quelle sono.
Poi siamo d'accordo che in quanto valuta estera molto particolare, avrebbe bisogno di un trattamento altrettanto particolare.
Anche questa considerazione è stata fatta sull'ormai famosa chat TG Tax&Laws (non toglietemela se no non saprei più cosa scrivere qui

), e la risposta di qualcuno dei "pensatori" è stata una cosa del tipo: una valuta estera per essere tale deve soddisfare certi requisiti, tra i quali quello di essere emesso da una banca centrale.
Questo requisito è soddisfatto da Btc ? ovviamente no.... e quindi secondo questa interpretazione non può essere considerato valuta estera.
Questa osservazione non è stata fatta per puro spirito di contraddizione: il senso era che quando una banca centrale emette valuta le fornisce certe caratteristiche, ad esempio si impegna a garantire una certa stabilità (salvo le valute di stati con inflazione stellare). Questa è ad oggi una caratteristica che a Btc manca, perciò imho l'osservazione che faceva questa persona è corretta (intendo quella di non considerare Btc come valuta estera).