no aspetta se io firmo un indirizzo quello inequivocabilmente appartiene a me, se i bitcoin vengono spostati(che poi non vengono spostati va beh) io firmerò il nuovo indirizzo e cosi via, in questo modo attesto sempre che quella quantità di bitcoin è sotto il mio controllo
nella firma c'è il timestamp che dice quando tu possedevi gli indirizzi iniziali che permettevano di avere il controllo di quei bitcoin
"
Appartiene a me"; io dire molto più genericamente, appartiene a chi aveva tutte le credenziali per operare...
I bitcoin su un determinato indirizzo sono controllati dalla chiave privata di tale indirizzo. Eventualmente chi possiede quella chiave privata, possiede anche i bitcoin.
Quindi sono d'accordo, è molto difficile dire chi possieda.
Se io consegno fisicamente la chiave privata a qualcuno,
i bitcoin hanno cambiato proprietario o no?
Questa è la domanda centrale... probabilmente se questo passaggio non è certificato altrove,
il secondo che riceve il pacchetto si può presumere che ne sia stato sempre il proprietario.
Se c'è un atto notarile che certifica questo, la storia cambia.
Se io ti do le chiavi della mia auto e ti dico, vai, fai
brumm brumm; tu giri per strada, come ti pare, paghi i pieni di benzina, vai anche tu pagare l'assicurazione RC auto,
ne hai la
piena disponibilità; oggi è disposto che questo tipo di uso, abbia una annotazione sul libretto dell'auto.
Ma il proprietario rimango io perché il proprietario è annotato altrove, su un database a parte ( motorizzazione, P.R.A. ) e io ho il certificato di proprietà.
Possesso (
https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-terzo/titolo-viii/capo-i/art1140.html ) non è proprietà (
https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-terzo/titolo-ii/capo-i/art832.html ).