Sono assolutamente d'accordo.
Anzi, non so se mi hai citato oppure è una combinazione, ho spesso usato il paragone tra industria del mining e dell'auto, anche se la seconda è sciuramente a minore intensità di capitale e più attorcigliata/invischiata nei meandri dei sussidi governativi.
Sono d'accordo anche con la questione della scala degli impianti. Sono difatti curioso di sapere cosa ne sarà delle mining farm "microscopiche (1 MW)" di ALPS Blockchain.
Se devo fare una previsione sul 2022 nel mondo bitcoin secondo me vedremo un grande produttore di hardware USA entrare nel mercato degli ASIC.
Gli USA sono ormai la prima Nazione per bitcoin posseduti, la seconda per numero di nodi (la prima è comunque un Paese "amico" come la Germania), la prima per hashrate, la prima per aziende che operano nel settore. In USA si trova la più grande pool. Sono primi nel trading, nel mining e nello sviluppo
Dell'intero "ciclo di vita" di bitcoin, l'unico tassello che sfugge al loro primato è la produzione di macchine per minare.
Non esiste, per come gli americani vedono da sempre la loro leadership industriale e tecnologica, che un'azienda come Marathon debba pagare 1 miliardo di dollari ad un'azienda cinese per acquistare ASIC di progettazione cinese.
Adesso che il mining è diventato un settore da grandi numeri e molto più "stabile" del passato, arriveranno i grandi player.
Non manca molto, IMHO, a che un Intel o Nvidia lancino i loro prodotti.
NVIDIA e AMD hanno già nel portafoglio di prodotti delle soluzioni dedicate esclusivamente ai miner, non per BTC ma per altri algo