Mah, io non vedo contraddizioni: considero Bitcoin una delle prime 4-5 invenzioni della Storia dell'uomo e sono da anni caduto nella Tana del Bianconiglio della fissazione tecnologica, ma sono anche interessato agli aspetti speculativi e finanziari conseguenti ad un processo di adozione non lineare. E, perchè no, a sfruttare la volatilità che questo processo comporta per conseguirne qualche profitto. Profitto che, se conseguito, viene seduta stante convertito in moneta arancione,
ça va sans direA differenza di Paolo.Demidov, che è neutrale come la Svizzera, io sono schierato come il più belligerante degli Imperi visto che è la mia unica forma di risparmio dal 2013. Ma ho sempre faticato a comprendere questa contraddizione tra Finanza e Bitcoin che è sempre stato un cavallo di battaglia di molti all'interno della comunità.
La finanza non è una cosa brutta e cattiva, è una cosa bellissima. Anzi, lo sarebbe.
La finanza siamo tutti noi, sono le nostre decisioni, le nostre aspettative, la marca di sapone che ognuno sceglie al supermercato, il prestito per comprare una macchina, quello su cui si clicca sul telefonino.
Tutti noi siamo operatori di mercato, non solo quelli che fanno trading di azioni o obbligazioni. La maggior parte è operatore di mercato a sua insaputa, ma lo è ugualmente.
Il libero incontro tra domanda e offerta e gli strumenti per renderlo sempre più avanzato, articolato e globale sarebbero una cosa bellissima se non fossero rovinati dal dirigismo/interventismo di pochi burocrati che hanno deciso di manipolare costantemente il mercato del credito e di quella che chiamano moneta.
Finendo per influenzare i mercati (anche solo con i loro annunci) più di fatti e azioni che dovrebbero essere molto più importanti.
Bitcoin finisce invischiato in questo teatrino perchè una parte, sia pur sempre più minoritaria, di coloro che lo acquistano lo considera solo un asset speculativa. E nulla più. Senza conoscere o capire "i fondamentali" di Bitcoin.
Ma va bene così: in appena 12 anni di vita francamente non credo sia possibile chiedere molto di più.
Il processo culturale, economico e psicologico che trasformerà, nella mente di tutti, Bitcoin da asset speculativa a moneta è un qualcosa di irreversibile e inevitabile. E' solo questione di tempo.
Oggi il vero bene rifugio del mondo è un titolo di credito: il dollaro. 150 anni fa lo era la sterlina, prima ancora l'escudo spagnolo e prima ancora qualcos'altro.
Quando i mercati vendono a tappeto in realtà non "vendono" nulla: comprano dollari.
Ora chiedo: può un titolo di credito che è progettato e governato solo per perdere valore
costantemente ,
inevitabilmente e a un
ritmo crescente, essere un bene rifugio e un'unità di conto ancora a lungo?
Quando l'inflazione USA (anche quella calcolata da loro) sarà al 20-30-40%, il dollaro sarà ancora l'unità di riferimento? Sarà ancora al denominatore di tutto, prezzo di riferimento di tutto?
Oppure il mondo diventerà come un'immensa Argentina, dove ogni brutta notizia genera un aumento nell' uso di Bitcoin e, al limite, altre criptovalute?
Bitcoin avrà davvero "vinto" quando sarà al denominatore di tutto. A quel punto nessuno farà l'errore di scambiarlo per un asset speculativa e a farne dipendere il prezzo dalle chiacchere di pochi burocrati.
C'è chi riesce a dirlo in maniera molto più sintetica di me:
https://i.imgur.com/ywxSWZj.pngSottolineo queste frasi.
Con un aggiunta il consumo, l'uso di certe cose, non può essere obbligato, ma spesso indotto.
Non sempre ci sono scelte pienamente libere.
In origine per esempio i grandi signori del Venture Capital hanno dato degli input fondamentali a soggetti come Facebook, Google rendendoli più forti rispetto ad altri.