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Re: BITCOIN il nuovo DIO della religione del futuro
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Prova123
on 13/03/2024, 14:02:55 UTC
Che ne pensate? Troppo?  Roll Eyes
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Penso che sia un grande pericolo. Stavo pensando a 1984 di George Orwell, e la sua società distopica in un futuro tecnologico prossimo, così come conosciamo l’altra utopia tecnologica, il Mondo nuovo di Aldous Huxley. Sono ovviamente diversi e Neil Postman (nel 1985 non conosceva internet) così li descrive nel suo libro "Divertirsi da morire":
Orwell immagina che saremo sopraffatti da un dittatore. Nella visione di Huxley non sarà il Grande Fratello a toglierci l’autonomia, la cultura e la storia. La gente sarà felice di essere oppressa e adorerà la tecnologia che libera dalla fatica di pensare. Orwell temeva che i libri sarebbero stati banditi; Huxley, non che i libri fossero vietati, ma che non ci fosse più nessuno desideroso di leggerli. (…) In 1984, aggiunge Huxley, la gente è tenuta sotto controllo con le punizioni; nel Mondo nuovo, con i piaceri.

Chi di loro due si è più avvicinato alla realtà/futuro prossimo?

Stavo anche pensando che tutti noi, in certo senso, siamo presuntuosi sulla nostra libertà interiore, noi crediamo che un nemico possa provenire solo dall’esterno e non, come ci dice Huxley, dall’interno. Il computer, il tablet, lo smartphone, il tomtom non sono Einstein. L’intelligenza del digitale di oggi e soprattutto le AI del domani ci domineranno solo perché sarà diffusa. Sarà il potenza della statitica a dominare su tutto, a farci macchine studiando le persone come massa di dati. Da qui la macchina potrebbe facilmente scardinare tutte le nostre certezze, su chi siamo e dove andiamo, e ovviamente anche il senso della vita e il suo dialogo con l'eternità. Siamo assaliti dal dubbio e le macchine ci daranno sicurezza (statistica, non potranno mai sul singolo perché noi - al contrario loro - sbagliamo). Ma se sbagliamo, se esiste incertezza in un algoritmo, allora ecco dove inizia il presupposto per la libertà.

Se sei libero, però interviene quello che tu chiami chiesa, ma potrebbe chiamarsi partito politico, fan club, associazione xyz. Tutte aggregazioni in cui esistono riti e obiettivi. In senso esteso, il lato sociale dell'uomo.

Questo mondo che corre verso il digitale se non ben affrontato è estremamente pericoloso. Ecco il tuo futuro che hai descritto. Un pericolo, l'ennesimo, una nuova erigenda Torre di Babele. Se chiedi "che ore sono" ad un tipo con un orologio digitale o lo smartphone che potrà mai dirti(?) se non l’ora precisa precisa; ma con un orologio analogico potrà semmai risponderti con un "quasi", "appena passate", "fra poco saranno" e via dicendo. Il rischio è di perdere noi stessi. Quindi anche Dio. Ma quello vero. Quello fatto di carne e di ossa, per intenderci.

A ben pensarci poi, ogni epoca ha cercato di descrivere l'eternità attraverso la propria esperienza/strumenti. Solo nella concezione del mondo degli ultimi secoli in occidente con l’invenzione dell’orologio, tutto il cosmo era visto come un immenso meccanismo e Dio ne era l'orologiaio; il darwinismo invece con la sua visione meccanicista della vita organica ne ha visto Dio un ingegnere. Ora esiste il computer/rete che è addirittura diventato l'immagine dell’intelletto umano, così Dio è diventato il “grande programmatore”. E adesso tocca al... al Bitcoin?

La religione "che sarà più reale" sarà appunto la più pericolosa, non c'è alcun dubbio.