Non è detto si debba vendere il 100%, considerato pure che esistono anche altri prodotti finanziari (ma qui mi fermo perché dipende dalle personali ragioni di voler diversificare dalle crypto).
Secondo me va vista molto ogni singola situazione.
Tra chi ad oggi ha un portafogli in crypto da 100k euro, 500k e uno ancora superiore cambia parecchio. Però va considerata la propria situazione abitativa, lavorativa, familiare, etc.
Facciamo che un pinco pallo qualsiasi oggi si ritrova 500k in crypto, per pagare le tasse esce fuori che in Italia deve versare 100k di pizzo, ok ne rimangono 400k, decide di convertire in FIAT 50k-60k e farsi una mega vacanza di qualche anno all'estero mentre il resto rimane in crypto o reinveste in altro.
Sti cacchi del pizzo, invece di hodlare a vita intanto il pinco pallo vive e quando torna ha potenzialmente pure liquidità per farsi una casa senza spaccarsi la schiena per tirare su i soldi per stare appresso a tutte le spese, etc.
Ho fatto un esempio a braccio... per rendere l'idea.
Sul discorso estero c'era un thread dove se ne era parlato: credo che il discorso di prima sia ancora più sensato e dipende moltissimo dai progetti di vita, impensabile andare a Dubai o chissà dove per un anno e mezzo senza un piano e un percorso chiaro in testa e delle conseguenze che derivano da certe scelte.
Si l'esempio che hai fatto calza. Holdare a vita non ha senso e con questo non sto dicendo che fai cash out e chi si è visto si è visto. Ovviamente fai una riequilibrazione del tuo investimento. La cosa più sensata, ma ovviamente non facile da attuare, vendere al top e ricomprare al bottom, magari la stessa quantità di crypto di partenza e fare il solo cash out della rimanenza, quindi hai sempre la stessa quantità investita ma il guadagnato te lo godi e magari si con quello ci paghi la tangente legalizzata (non ideale ma almeno ti togli dai guai).
Poi magari sono troppo ingenuo o ottimista ma in teoria non sarebbe niente male.
Ma il topic era proprio per capire se ci sono altre vie percorribili ma fattibili.
Vuoi comprarti una casa Collateralizzi btc e chiedi un prestito in coriandoli e la compri, vuoi comprarti una macchina collateralizzi btc e chiedi un prestito e la compri, vuoi fare la spesa Collateralizzo btc chiedi un prestito o e lo butti su una carta e fai la spesa.
Non serve uscire per avere le cose.
Tutte queste operazioni non sono cashout ma debiti se dichiarate.
In soldoni il punto è questo.
SE poi ripaghi il debito VENDENDO COLLATERALE comunque nei fatti stai di nuovo facendo una sorta di cashout, Se invece ripaghi un altro modo piano piano (hai un lavoro o altri redditi e ripaghi) e come pagare la rata del mutuo e non paghi nulla ma hai la liquidità in mano per comprare le cose che ti vuoi comprare comunque.
Prendo uno spunto interpretativo:
“ La seconda strada, invece, prevede l’utilizzo di altri redditi per far fronte alla restituzione del prestito. In questo caso, per estinguere il debito l’utente usa ad esempio il proprio reddito da lavoro, effettuando dei semplici bonifici in valuta fiat alla piattaforma che ha erogato il prestito. Al termine del piano di ammortamento, le criptovalute bloccate come collaterale saranno svincolate e torneranno nella disponibilità dell’utente, il quale, non avendo mai eseguito alcun prelievo, non sarà tenuto a pagare alcuna imposta. Facciamo un esempio concreto: un utente prende in prestito 20.000€ da una piattaforma, utilizzando 1 bitcoin come collaterale. Nel primo caso restituisce il prestito utilizzando 0,8 bitcoin “prelevandoli” dal suo wallet e in quel momento, qualora si sia verificata una plusvalenza, sorge l’onere fiscale pari al 26% della plusvalenza. Nel secondo caso, la restituzione avviene con il pagamento di 20 rate mensili da 1.000€ che l’utente paga con un bonifico alla piattaforma. 20 mesi dopo, il bitcoin vincolato viene sbloccato, senza che l’utente abbia mai eseguito alcun prelievo e quindi non sorge alcun onere fiscale.”
Sinceramente non ho capito molto di quello che stai proponendo (apparte che abbiamo capito tu non venderesti mai e sotto nessuna condizione).
- Come faccio a collateralizzare btc e comprarmi una casa?
- Con quale piattaforma faccio ciò?
- Come dichiaro il tutto?
- Come faccio a ripagare il prestito con comode e semplici rate mensili?
- Se mi faccio fare un bonifico di 20000€ da quella piattaforma non alzo nessun sospetto?
Possiamo sviluppare questo filone interpretativo? spiegandoci il tutto come faresti ad un analfabeta (quale sono in questo campo

)
Grazie

La defi esiste da ormai 5 anni.
Piattaforme come aave makerdao e simili appunto ormai da anni.
Ovviamente devi dichiarare la cosa se ti arrivano xxxx K in banca dichiari ma quando dichiari non sono plusvalenze o cashout ma sono solo un prestito.
Se chiedi un mutuo in banca mica ti “tassano il prestito”.
Poi dipende da come vuoi ripagare quel debito. E chiaro che se ci vendi del collaterale o vendi dei Bitcoin, li trasformi in usdt e ci ripaghi il debito vale come cashout ovvio e si calcolano le plusvalenze.
Se invece “pagherai” e magari anche in teoria il giorno del mai (lasci la linea di credito aperta a infinito finché non ne hai voglia) te sei sempre indebitato e basta e il collaterale e sempre non venduto e non c’è plusvalenza in niente.
Sono le stesse cose che fa qualsiasi impresa o anche qualsiasi persona che ipoteca la casa per avere liquidità, sei indebitato e hai un ipoteca sulla casa.