Il problema nasce dal momento che si detengono cose personalmente, persona fisica.
Penso che quasi nessuno all'inizio dell'avventura avesse pensato di creare una società-veicolo per detenere btc.
C'è la soluzione del prestito come già accennato.
Posso accennare al passaggio successivo.
Esiste la possibilità della
rendita a vita, al limite reversibile ad un'altra persona.
Si tratta di andare da una compagnia assicurativa che trasforma un capitale in una rendita formando una polizza vita.
La rendita derivante da polizza vita è esente IRPEF.
Nella forma più semplice, viene.calcolata l'aspettativa di vita e viene erogato annualmente una rendita in base al capitale conferito.
Se uno muore prima del previsto vince la compagnia, se uno muore dopo il previsto vince la persona e può prendere in rendita anche di più del capitale conferito.
La rendita è in genere rivalutabile, perché collegata alla polizza a sua volta collegata ad un fondo, in genere fondo "a capitale garantito".
Se uno prendeva € 100 in rendita a questa si è rivalutata prende adesso € 120 la tassazione del 26% è applicata solo si € 20 in eccedenza all'importo iniziale.
Però conviene sempre.
Altro modo sarebbe quello di "convertire" btc in un'opera d'arte o più opere d'arte.
Ci sono vantaggi e svantaggi.
Da valutare la costituzione di un trust e utilizzare anche i due casi sopracitati.
https://www.ipsoa.it/wkpedia/trustPer la residenza... il Principato di Monaco fa concorrenza fiscale alla stessa Unione Europea...
Il requisito è avere casa e costano molto care, altro requisito è avere un reddito dimostrabile e/o un conto corrente con una certa somma.
Non importano povertà.
La situazione del prestito/pegno in tutte le suo forme è la situazione intermedia per avere della liquidità da spendere senza rinunciare alle rivalutazioni future.
Ottima spiegazione ma per fare un trust la pesona non devi essere tu o sbaglio ? perche sennò non ha senso