No, si riferisce ai fondi pensione che spesso sono contenitori di vari pezzettini di altri fondi spesso di non facile rintraccio.
Un ETF ha una origine chiara, ricalca il benchmark di un indice ben chiaro o di un sottostante ben chiaro; in forma passiva subisce le variazioni che l'emittente dell'indice che riproduce decide di effettuare.
Un fondo qualsiasi o un fondo pensione, oltre ad oscuri costi di gestione e di overperformance, spesso non riescono a raggiungere il benchmark che si prefiggono e quindi periodicamente per accontentare gli investitori sono "costretti" ad andare su strumenti meno cautelativi e quindi un antibitcoin magari si ritrova ad averci a che fare in maniera indiretta, senza saperlo. Per questo motivo un fondo a gestione attiva potrebbe accumulare quote dell'etf bitcoin (IBIT) per sfangare qualche % e magari incassare l'overperformance.
Per farla molto semplice
Piccolo OT, leggevo tempo fa un report secondo il quale la maggior parte dei fondi pensione sta sottoperformando e in una percentuale abbastanza preoccupante (parliamo più del 50%) si ha una rivalutazione maggiore con il TFR in azienda (1,5% annuo + 80% dell'inflazione annua ex tobacco) vuol dire che in periodi di inflazione al 3/4% rendono di più dei buoni fruttiferi e btp.
ah! Quindi la performance aggiuntiva viene incassata dal gestore? Non sapevo questa cosa, ma è legale farlo?
Tuttavia il fatto che un antibitcoin abbia un etf bitcoin non sarebbe peggio della Chiesa Cattolica che aveva azioni di aziende che fanno missili (anni fa) quindi ormai tutto è sdoganato.