Sia detto con la massima stima per entrambi, ma sono in assoluto disaccordo.
Far dipendere un evento (la parità) che dovrebbe verificarsi mai (arualbero) o fra 15-16 anni (gbianchi), solo sulla base di quello che succederà l'anno prossimo è profondamente sbagliato secondo me.
Posizione di grande buon senso.
Di fatto le previsioni dei due scenari si collocano su scale temporali sulle quali fare previsioni risulta velleitario.
Anche il pattern di Santostasi mostra questa debolezza, e nulla, nulla, impedisce che un domani dovremo constatare che il suo modello abbia deviato, o abbia dovuto deviare, dalle previsioni.
A mio sommesso parere, la questione in questa fase è in mano sempre di più al regolatore.
E oggi, dicembre 2024, si nota che il regolatore, in questa fase storica, sembra sempre meno ostile verso il settore di appena 24 mesi fa.
Comunque il rapporto BTC/GOLD è un qualcosa che prima o poi dovrà essere affrontato dal regolatore, in un senso o nell'altro.
Oggi il regolatore dice:
tollero BTC ma la moneta dal corso legale deve restare quella che decido io, e posso solo accettare che la supply della moneta sia determinata da un potere diverso dal io, ma sul quale ho una chiara influenza politica. Anche il fatto Trump avversi che l'OIL sia scambiato in moneta diversa da USD va in questa direzione. O il fatto stesso che lo Stato voglia le sue tasse solo in una moneta e non in altra forma (posto che vi convenga, provate a pagare le tasse in oro e poi ditemi se ce la fate).
A mio parere, un domani (non so quando.....) il regolatore dirà:
ok autorizziamo il governo a tenere anche un po' di BTC come riserva di valore; anche se fluttua un bel po', può però usarlo come collaterale per finanziare il debito dello stato. E a quel punto BTC potrebbe effettivamente avvicinarsi come market cap al GOLD.